Comprare casa diventa più facile per giovani e precari – La riforma del settore, recentemente approvata dalla Regione, cambia le regole e amplia il sostegno a chi non può presentare sufficienti garanzie per ottenere un mutuo bancario
La società si evolve e cambiano le esigenze dei cittadini. Il ‘Mal del madon’ che ha sempre contraddistinto i friulani, per molti dei quali il sogno di una vita è sempre stato costruirsi la casa, non è passato di moda, ma ha cambiato forma, per adeguarsi alle nuove richieste dei cittadini. In particolare, la crisi dei mutui, l’aumento del lavoro precario e della disoccupazione e, più in generale, le difficoltà che hanno funestato l’economia internazionale, hanno posto un freno alle compravendite di immobili.
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Prima casa: fiume di denaro, ma zero incentivi al mercato immobiliare – Nell’arco di 11 anni, la Regione ha finanziato acquisti, ristrutturazioni e nuove costruzioni per 4,6 miliardi di euro, coprendo il 16 per cento della spesa complessiva. Ma i beneficiari degli interventi avrebbero investito anche senza aiuti
In 11 anni, ovvero dal 2004 al 2014, la Regione ha stanziato tre quarti di miliardo (per la precisione, 732 milioni) di contributi per l’acquisto, il recupero o la costruzione della prima casa da parte delle famiglie del Fvg, che hanno finanziato interventi per 4,6 miliardi. Ma i benefici per il settore immobiliare sono stati prossimi, se non addirittura pari, allo zero. E’ quanto risulta dal report finale che l’Associazione per lo Sviluppo della valutazione e l’analisi delle politiche pubbliche ha redatto, su incarico del Consiglio regionale, per valutare gli effetti degli interventi di edilizia agevolata (Legge regionale 6 del 2003) e presentato nelle settimane scorse al Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione.
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Affari d’oro con gli enti pubblici, guai con la sanità – La Provincia di Udine, con appena una settimana, è tra le più celeri a livello nazionale a saldare i conti con i fornitori. La Regione estingue il debito ben prima della scadenza. Le aziende sanitarie superano i 60 giorni, ma sono al top in Italia, dove c’è chi ci mette anche tre anni per soddisfare le fatture
Fare affari con gli enti friulani, per le imprese, può essere una sicurezza. Regione, Province, Comuni e altre istituzioni regionali, infatti, pagano con una certa celerità le fatture che vengono presentate loro. A confermalo è il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che sta promuovendo la riduzione dei tempi di pagamento con strumenti tecnologici e con la diffusione di buone pratiche. Tutti gli enti della pubblica amministrazione sono tenuti a pagare le fatture legittime entro 30 giorni dalla data di emissione, con alcune eccezioni che consentono il pagamento entro 60 giorni.
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“Così il Friuli si aggrega dal basso” – All’Assemblea della Comunità linguistica friulana hanno aderito 83 Comuni. Il presidente Navarria: “Vogliamo essere la voce del territorio a 360 gradi”
All’inizio erano 55, oggi sono già 83: i Comuni che hanno aderito all’Assemblea della Comunità linguistica friulana continuano a crescere. L’istituzione è stata varata formalmente solo sette mesi fa, il 15 luglio scorso: ma, pur essendo quasi neonata, comincia già a pesare. Per numero e rappresentatività territoriale, in prospettiva, l’ente si avvia a essere il più ampio per area di competenza in Regione quando le Province, come previsto dal nuovo Statuto di autonomia, scompariranno.
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Più qualità contro l’handicap – Nelle scuole, nel corso degli ultimi 10 anni, la presenza di alunni con disabilità è cresciuta. I docenti di sostegno ci sono, però il livello di professionalità deve aumentare
Gli alunni disabili sono sempre più numerosi nelle scuole, con un incremento in appena dieci anni di quasi il 40%. A livello nazionale, mentre il numero complessivo degli studenti cala lentamente (nell’anno scolastico 2014-2015 erano quasi 8 milioni e 846mila), quello degli alunni con disabilità ha toccato quota 234 mila e 788, la cifra più alta mai raggiunta (erano 167mila 804 nell’anno 2004-2005). Prevalgono i maschi, pari al 68,8% del totale.
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Archimede prende posto all’Università – L’ateneo friulano ha prodotto 93 invenzioni per 270 titoli brevettuali, la metà dei quali sono utilizzati. Giovedì 25 febbraio il ‘PhD Day’, durante il quale sarà consegnato un centinaio di diplomi di dottorato conseguiti nel 2015
“Volete aiutare qualcuno? State zitti e ascoltate”. Pare essere questa la provocazione giusta per alimentare uno sviluppo economico sostenibile. O almeno così la pensa uno fra i maggiori esperti a livello mondiale in materia, l’economista Ernesto Sirolli che da Sacramento, negli Stati Uniti, approderà giovedì 25 alle 15.30 al Polo giuridico dell’Università di Udine per il ‘PhD Day’, la cerimonia di consegna dei diplomi di dottorato conseguiti nel 2015.
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Ascensori in stazione, basta ostacoli ai binari – Pordenone – Cominciati i lavori che renderanno l’accesso ai treni più semplice per anziani e disabili. Entro fine giugno l’opera sarà ultimata. E anche i marciapiedi saranno rialzati
L’annoso problema dell’accesso dei disabili ai binari della stazione di Pordenone sta per trovare una soluzione. Da qualche giorno, infatti, sono cominciati i lavori per la realizzazione di due ascensori. Il primo, per il quale gli operai si sono già messi all’opera, sarà realizzato sul binario 1, quello che porta a Udine. In un secondo momento, ne verrà istallato un altro, al binario 2, in direzione Venezia.
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“Basta con bulli e provocatori, ora c’è un luogo per la denuncia” – La Provincia di Gorizia vara lo ‘Sportello anti-discriminazione’, un posto fisico all’interno dell’ente dove segnalare abusi. L’assessore Cecot: “Più tutele per donne, gay, anziani e bambini”
Sto alle prese in giro. In tutti i sensi. La Provincia di Gorizia vara lo ‘Sportello anti-discriminazione’. Il progetto nasce sulla scia delle tante iniziative mirate al rispetto e alla tutela dei diritti civili che l’ente intermedio isontino sta promuovendo in questi anni e punta a dare concretezza a indirizzi di tipo politico che non sempre portano a risultati tangibili.
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La collezione del filosofo – La Biblioteca Statale Isontina presenta il catalogo del fondo librario appartenuto a Carlo Michelstaedter, già appartenuto a Umberto Saba
Figura di primo piano nel panorama filosofico europeo del primo Novecento, collocato di diritto nel solco della grande tradizione della filosofia civile italiana, Carlo Raimondo Michelstaedter nasce il 3 giugno 1887 a Gorizia, all’epoca città dell’Impero austro-ungarico.
Dopo il diploma nella città natale si trasferisce a Firenze. Di nuovo a Gorizia nel 1909 per lavorare alla tesi di laurea, il 17 ottobre 1910 si toglie la vita sparandosi con una rivoltella.
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