Donne al cubo: tra figli, nipoti e anziani – Il ruolo di madre, nonna e badante non basta più. La riforma delle pensioni porta alla parificazione di genere, ma toglie linfa vitale alle attività di cura
Non è mai finita. La donna, da giovane, lotta per affermarsi nel mondo del lavoro, lotta per avere un figlio e spetta a lei il compito di crescerlo, anche se i giovani padri non si tirano più indietro e la cura non è più compito esclusivo delle mamme. Portati all’autonomia i figli, l’indipendenza delle donne è ancora lontana da raggiungere. Tocca sempre a loro badare agli anziani genitori.
Tra incudine e martello è piombata la riforma Fornero, che ha allungato l’età pensionabile anche delle donne, nel segno della parità di genere, che non ci può essere finché tutte le attività di cura cadranno sulle donne e continuerà a mancare un’efficiente rete di servizi sociali.
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Le sette vite dei nonni – Il welfare familiare è garantito dalla presenza degli anziani genitori, che rappresentano un aiuto fondamentale. Ecco i racconti dei vip
L’allungamento dell’età pensionabile non è un problema per le ‘nonne vip’ che da una parte badano ai nipoti, dall’altro tengono ben salde le redini di aziende o attività di pubblica amministrazione.
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Stipendi: le friulane sono tra le peggio trattate – Il gap retributivo di genere in Italia è tra i più bassi d’Europa. Ma nella nostra regione la disuguaglianza in busta paga tra maschio e femmina è più marcata rispetto al Belpaese. Solo in Liguria ed Emilia Romagna le differenze sono maggiori
Se c’è una differenza di genere che si può definire particolarmente odiosa è quella retributiva. Non si capisce perché una donna, per lo stesso lavoro, debba percepire una paga inferiore rispetto a quella di un uomo. E su questo fronte, di solito, si pensa che il nostro Paese sia – al solito – indietro rispetto al resto d’Europa. Specie ai Paesi del Nord. Invece, per una volta l’Italia può dare lezioni alla gran parte degli altri Stati.
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Lignano davvero a misura di turista – Il sindaco uscente Luca Fanotto punta al secondo mandato: “Tassa di soggiorno necessaria per investimenti altrimenti irrealizzabili”
Con il mandato prossimo alla scadenza è tempo di bilanci per Luca Fanotto, sindaco uscente di Lignano Sabbiadoro, che ha già annunciato la sua ricandidatura.
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Ancora ‘giovane’ a 95 anni – Il 5 marzo del 1922 nasceva a Bologna l’intellettuale che cambiò il panorama culturale italiano. I top e i flop degli omaggi
Avrebbe 95 anni, oggi, Pier Paolo Pasolini, nato a Bologna il 5 marzo del 1922. La sua figura carismatica, la sua parola incisiva come un bisturi e il suo impegno culturale, oltre che le tragiche circostanze della sua morte, ci rendono difficile immaginarlo alla soglia dei 100 anni. Meglio quindi indagare la sua personalità e il suo pensiero per scoprirvi accessi reconditi e nuove chiavi di lettura del suo messaggio. Per farlo, soprattutto da un paio d’anni a questa parte (da quando, cioè, si è celebrato il 40° anniversario della morte), da più parti sono fioriti omaggi e ricordi, approfondimenti ed eventi collegati al nome di Pasolini. Un vero sciame di proposte, tra le quali, con l’aiuto di qualificati interlocutori, abbiamo cercato di evidenziare il meglio e il peggio. E per noi friulani, a saltare subito all’occhio è una sorpresa: alcuni dei migliori spettacoli dedicati a Pasolini sono nati nella capitale.
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