Telefonia, affari d’oro per i clienti infedeli – I principali operatori propongono offerte imperdibili ai vecchi utenti. La guerra del ‘Win Back’ può far sorridere i traditori
Il mondo della telefonia fa girare milioni di euro al mese – meglio, ogni 28 giorni per tutti i nuovi contratti -, tanto che in questo momento è in atto una guerra tra operatori per strapparsi letteralmente i clienti. Non utenti qualsiasi, ma quelli persi che si cercano di riportare a casa a colpi di offerte irrinunciabili. Si tratta del ‘Win Back’, una pratica commerciale di marketing per recuperare un cliente perduto. In questa battaglia tra le compagnie, però, a beneficiarne potrebbe essere proprio il consumatore. In che mondo? Cambiando gestore e attendendo la controfferta da quello precedente. Diciamo subito che non è un meccanismo sistematico, ma nel 2015 moltissimi clienti sono stati contattati dal vecchio gestore con offerte allettanti per ‘ritornare a casa’.
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Comitati forti se la politica non ascolta – Luciano Zorzenone ha fondato tredici anni fa il Coordinamento dei comitati per l’ambiente: “Nasciamo perché, troppo spesso, gli amministratori locali non ascoltano e non dialogano più con la gente”
Luciano Zorzenone guida da tredici anni il Cordicom, Coordinamento dei comitati del Friuli Venezia Giulia per l’ambiente e la qualità della vita. Dopo aver lavorato prima come tecnico elettronico e poi come dirigente di un istituto di credito, ha deciso di dedicarsi alla causa ambientale e, in particolare, al supporto dei comitati spontanei formati dai cittadini per reagire a vicende locali, dalle antenne telefoniche alle casse di espansione.
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Autonomia, il rilancio della Serracchiani – La governatrice in aula: “La specialità non è a rischio, ma rafforzata”. E invita il Consiglio a domandare a Roma nuove competenze, richiamandosi a tre suoi predecessori, tra i quali Renzo Tondo. Ma, nella stessa maggioranza, Mauro Travanut chiede una parola definitiva da Matteo Renzi
“La specialità non è a rischio, ma rafforzata”: parola di Debora Serracchiani, che coglie l’occasione per fare piazza pulita di tutti i dubbi e le diffidenze delle ultime settimane bacchettando i consiglieri regionali nel corso della seduta straordinaria, richiesta su sollecitazione del consigliere regionale Alessandro Colautti.
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Credito: il prestito se lo ‘mangia’ la burocrazia – Garanzie, spese per l’istruttoria, interessi e commissioni: per chi investe sulla propria azienda, un finanziamento di 100mila euro può comportare una spesa di circa 10mila euro
Il credito non rappresenta per le imprese un problema solo nel momento in cui non è concesso o l’ammontare non è sufficiente a coprire le necessità dell’azienda. Anche il costo del finanziamento può diventare uno scoglio di non poco conto. Da un’indagine congiunturale realizzata a metà 2015 dall’Ufficio Studi di Confartigianato-Imprese Udine emerge che il 33,4% degli artigiani friulani lamenta come fattore critico per la competitività aziendale l’incremento delle commissioni e dei costi bancari. E’ anche vero che tale indicatore è in miglioramento rispetto al 2014, periodo in cui a segnalare tale criticità era il 39,6% degli intervistati.
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Petizioni alla Regione: 58mila cittadini in attesa – Tante sono le persone che hanno messo la firma dall’inizio della legislatura e le cui domande non sono ancora state valutate dalle Commissioni consiliari
Una montagna di firme, per l’esattezza 71.719. Di queste, 58.283, e quindi altrettante persone, sono in attesa di avere una risposta. Anche da un paio d’anni. Stiamo parlando delle petizioni inviate al Consiglio regionale dall’inizio della legistatura, con le quali i cittadini del Fvg chiedono alla Regione di occuparsi e di trovare una soluzione ai più diversi problemi. La prima è stata consegnata il 25 giugno del 2013 e riguardal’ubicazione dell’ospedale di Pordenone. L’ultima in ordine temporale risale a pochi giorni fa, al 21 settembre: si tratta dell’appello di 616 firmatari contro l’apertura di una cava d’inerti nel Comune di Remanzacco. In mezzo, ce ne stanno altre 20, consegnate alla presidenza del Consiglio nell’arco di oltre 24 mesi.
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Parcheggio Venerio, il Comune ci mette una prima pezza – Via ai lavori di sigillatura della piazza per impedire le infiltrazioni di acqua piovana nell’autorimessa sotterranea. Nei mesi scorsi, la Ssm ha dovuto ‘chiudere’ quattro posti. Palazzo D’Aronco: “L’intervento potrebbe non bastare”
Palazzo D’Aronco ‘sigilla’ piazza Venerio. In questi giorni, sono stati affidati i lavori per mettere al ripari dalla pioggia la rimessa che si trova proprio lì sotto. Un’opera, questa, dal modesto peso economico – meno di 6 mila euro – che dovrebbe permettere entro la fine di novembre di tappare le falle che si trovano sulla pavimentazione e che permettono all’acqua piovana di penetrare nel primo livello sotterraneo della struttura.
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Il fronte orientale regge, ma a fatica – Pradamano e Buttrio – Più piccola e meno infrastrutturata, la strada regionale 56 accoglie in questi due Comuni molte attività commerciali e artigianali che reggono anche se a fatica, mentre gli spazi vuoti sono pochi e il turn over elavato
Se l’asse commerciale a Nord di Udine piange amare lacrime, quello a Est, che dal capoluogo si dipana verso Buttrio non ride. Eppure, fatte le debite proporzioni dato che parliamo di dimensioni decisamente inferiori e di uno sviluppo meno marcato della grande distribuzione, questa parte del Friuli regge alle sferzate della crisi, seppure con una certa fatica.
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Protezione civile, parte l’arruolamento giovane – Gorizia – La squadra del capoluogo punta a inserire in organico nuove leve tra i volontari. E ora collabora oltreconfine
Da quasi trent’anni, una delle compagini storiche in regione è in prima fila per la sicurezza e il supporto in caso di necessità a Gorizia. E’ la squadra comunale di Protezione Civile del capoluogo isontino, che si conferma tra le più attive sul territorio provinciale e regionale e guarda sempre più ai giovani e alla collaborazione transfrontaliera. In queste settimane è in corso l’iniziativa ‘Primi passi in Protezione Civile’, che punta a coinvolgere i cittadini interessati ad avvicinarsi al mondo del volontariato e del soccorso.
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Clauzetto, ecco il paese destinato a scomparire – Il Comune montano ha il maggior tasso di mortalità e, al contempo, non nasce più nessuno: di questo passo, rischia l’estinzione. In pericolo anche Tramonti di Sopra
Poco più di 300 abitati, rimasti e l’estinzione potrebbe essere dietro l’angolo. Clauzetto, piccolo comune montano del Friuli Occidentale, vanta due pericolosi primati in provincia: è quello con il più alto tasso di mortalità e, allo stesso tempo, quello con l’indice di natalità più bassa.
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In omaggio il Magazine Green – Le norme sul benessere animale vanno incontro ai consumatori, ma per le piccole aziende possono essere il colpo di grazia