Fatte con i piedi, ma pagate di tasca nostra – Opere pubbliche progettate o realizzate male sono ovunque e alla fine a pagare è sempre il contribuente, ma la crisi ha reso le amministrazioni pubbliche un po’ più attente
Decisa, progettata o realizzata in maniera errata. Alla fine il risultato non cambia: un’opera pubblica mal riuscita rischia di costare due volte al contribuente perché in molti casi porre rimedio costa esborsi e disagi ulteriori ai cittadini. I casi non mancano neppure nella nostra regione, dove pure la qualità delle opere pubbliche può essere definita in genere buona. E dove le cattedrali nel deserto, termine riferito a lavori assolutamente inutili o evidentemente sovra dimensionati sono sempre più rare visto che la crisi e i drastici tagli alla finanza pubblica di questi anni hanno inevitabilmente spinto i nostri amministratori pubblici a procedere con i piedi di piombo.
Leggi il resto nel numero in edicola
Lavori malfatti: la crisi ci mette lo zampino – Parola ai professionisti – Gli appalti vinti con ribassi eccessivi e gli stanziamenti insufficienti da parte della pubblica amministrazione per cantieri importanti sono sempre più frequenti. Così negli ultimi anni è calata la qualità delle opere nella nostra regione
Quali sono, i principali errori che portano a realizzare opere sbagliate o mal fatte? Per i professionisti, più che gli sbagli progettuali o d’esecuzione, che possono sempre esserci, rispetto al passato oggi pesano sempre di più i motivi economici legati alla crisi. A dirlo sono il presidente dell’ordine degli architetti di Udine, Bernardino Pittino, e quello degli ingegneri della stessa provincia Stefano Urbano.
Leggi il resto nel numero in edicola
Strade senza uscita nel labirinto dell’Isee – L’indicatore della situazione economica equivalente fornisce un utile paramentro per confrontare la ‘ricchezza’ dei cittadini. Peccato che, a volte, basti qualche dato mancante a escludere anche chi è in reale difficoltà. Le storie di chi è stato ‘tagliato fuori’
Dichiarazione dei redditi, redditometro, Indicatore della situazione economica equivalente (Isee): sono molti anni che si cerca di fornire gli strumenti più appropriati e più equi per capire quale sia la reale condizione patrimoniale dei cittadini italiani. Questo avviene per una serie di motivi, dai quali non è estranea la possibilità, per chi si trova entro determinate fasce di reddito, di accedere a bandi pubblici per ottenere aiuti, sostegni, agevolazioni di varia natura.
Leggi il resto nel numero in edicola
La sinistra riparte dal referendum – Il ‘think tank’ DemocraticaMente si presenta a Udine con un incontro pubblico: ospite d’onore sarà Gad Lerner. Le prossime amministrative potrebbero rappresentare un’occasione per cercare l’unità delle varie sigle
Ma che cosa succede a sinistra del Pd? Che prospettive ci sono per ricompattare la galassia di sigle che non si riconoscono nel renzismo, ma non hanno forza e voglia, almeno per ora, di fare massa critica? Alla frammentazione c’è un solo antidoto: partire dall’agenda, dai temi sociali e politici sui quali i protagonisti di questo fronte così disgregato potrebbero ritrovarsi.
Leggi il resto nel numero in edicola
In difesa dei prodotti tipici – Slovenia e Croazia vorrebbero la tutela esclusiva di vini prodotti anche in Friuli, mentre il frico rischia di confondersi con il nome di una storica azienda olandese. In questo caso, la specialità non c’entra, ma la confusione rimane
La tutela dei prodotti tipici della nostra regione merita una difesa a spada tratta, soprattutto se la minaccia arriva dai Paesi confinanti e riguarda tesori preziosi come il vino e non soltanto. A sentirsi in pericolo è pure il turismo, la cui promozione riguarda anche le proposte enogastronomiche tipiche.
Leggi il resto nel numero in edicola
Stretti tra traffico e degrado – UDINE SUD – Gli abitanti di questa parte del capoluogo devono fare i conti con la situazione di viale Palmanova, destinata a peggiorare, e con quella della zona produttiva
Gli abitanti di Udine Sud, specie quelli che risiedono a ovest di viale Palmanova (in particolare Cussignacco e Paparotti, vivono stretti da due fuochi. Da una parte, appunto, Il viale d’ingresso in città con il suo traffico. Dall’altra la zona artigianale e industriale del capoluogo friulano con il suo degrado.
Leggi il resto nel numero in edicola
Un raggio di luce in ospedale – San Daniele – Ogni giorno i volontari sono al lavoro nel nuovo padiglione, che ospita il centro di prenotazione e gli ambulatori. Forniscono ai cittadini informazioni e aiutano i più anziani
Siamo la regione con la maggiore densità di associazioni di volontariato in Italia, quasi due ogni mille abitanti. Il dato emerge da un rapporto pubblicato di recente dal Coordinamento nazionale dei Centri per il volontariato dove si attesta che in Friuli Venezia Giulia possiamo contare su 2.233 organizzazioni, pari a 1.8 ogni mille abitanti, più del doppio rispetto alla media nazionale. Un patrimonio immenso, del quale ho avuto un segno tangibile lunedì mattina, quando mi sono recato all’ospedale di San Daniele per ritirare il referto di alcune analisi.
Leggi il resto nel numero in edicola
Bulli in classe, i documenti della scuola: alunni in fuga e problematici – Pordenone – Dal Rapporto di autovalutazione dell’Istituto frequentato dalla 12enne che ha tentato il suicidio, emergono criticità consolidate. Ma anche progetti per contrastarle già attuati
A un mese e mezzo dal tentato suicidio della 12enne di Pordenone, presa di mira dai compagni di classe bulli, due in particolare, ci si continua a interrogare sulla vicenda. Gli insegnanti e la scuola sapevano della situazione al limite – come pare emergere dalle indagini della Procura di Pordenone e dalla Procura dei minori di Trieste, che indagano sul fatto – o il problema era avvertito in maniera solo parziale? Una risposta potrebbe arrivare dal Rapporto di autovalutazione per l’anno scolastico 2014/15 (la classe in questione frequentava il primo anno della secondaria di I grado), stilato dall’Istituto comprensivo ‘Centro’, che accorpa oltre alla media ‘Centro Storico’, anche le primarie ‘Gabelli’ e Collodi’.
Leggi il resto nel numero in edicola
Servizi sociali faccia a faccia con lo sconosciuto – Gorizia – Alle porte del Comune bussano sempre più persone che non lo avevano mai fatto in precedenza
Sempre di più, sempre più spesso italiane. Sono le persone in difficoltà economiche a Gorizia e nella Destra Isonzo, secondo lo spaccato offerto dall’assessore al Welfare del capoluogo isontino Silvana Romano.
Leggi il resto nel numero in edicola
I friulani in libreria: lettori voraci, esigenti e soprattutto onnivori – Il genere che va per la maggiore è la narrativa, in particolare i gialli. Ma non mancano gli amanti della storia, della psicologia e delle scienze. E c’è anche chi va a caccia di volumi introvabili
Secondo le indagini dell’Istat relative all’anno 2015 il Friuli Venezia Giulia è in cima alle classifiche in Italia per numero di libri letti (vedi l’articolo a fianco). Ma cosa leggono di preciso i friulani? Mettono il naso tra le pagine per svago o per informarsi e approfondire? Su questo argomento abbiamo sentito alcuni librai della città di Udine.
Leggi il resto nel numero in edicola
“Al servizio della pace” – Noa festeggia i 25 anni di carriera venerdì 4 al ‘Giovanni da Udine’ con l’inseparabile Gil Dor e l’Fvg Gospel Chior: “Da voi, sin dai tempi di ‘Folkest’, ho sempre incontrato persone splendide”
Bellezza raffinata, voce duttile e melodiosa, modi delicati, ma dotata di una personalità determinata e coraggiosa, Noa da sempre affida al suo canto messaggi di pace e amore. Venerdì 4 salirà sul palco del ‘Giovanni da Udine’ per la terza e ultima tappa italiana del ‘25th anniversary tour’ (organizzazione Progetto Live), che celebra la collaborazione della cantante israeliana con l’inseparabile Gil Dor, da sempre suo direttore musicale e chitarrista. Una serata speciale, perché a esibirsi insieme ai due artisti ci sarà l’Fvg Gospel Choir.
Leggi il resto nel numero in edicola