L’occhio di riguardo dello Stato per il Fvg – Nel 2013, l’amministrazione statale ha speso nella nostra regione oltre 5 mila euro per ogni cittadino, la quinta cifra procapite più consistente a livello nazionale. Oltre un decimo è andato per la difesa: restiamo il territorio più ‘militarizzato’ dello Stivale
Lo Stato? Con il Friuli Venezia Giulia è molto generoso. Lo dimostrano i dati della Ragioneria generale, che ha fatto una stima della spesa sostenuta nelle diverse regioni da parte dell’amministrazione centrale nel 2013. In quell’anno, infatti, la spesa regionalizzata per il Fvg ha raggiunto quota 8,77 miliardi, vale a dire 7.159 euro per ogni cittadino. Solo per il Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta la cifra procapite è risultata più alta.
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Le sfumature di sesso in Friuli: trasgressione, svago e affari – C’è chi, grazie al mondo dell’eros, ha costruito un business e chi ha giocato con la propria sessualità: ecco le icone sexy di una regione che non ci si aspetta
Il sesso resta un motore della nostra società. Se ne parla, si guarda, si pratica. Il 12 febbraio uscirà il film ‘Cinquanta sfumature di grigio’, primo capitolo della trilogia erotica di E. L. James, ‘divorata’ da milioni di donne (e probabilmente altrettanti uomini) nel mondo. Ma non serve spostarsi troppo dalla nostra regione per capire che la sessualità è anche un affare di provincia.
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“Imprese, è ora di investire nella cultura” – Piero Colussi, sovrintendente di Villa Manin, traccia un primo bilancio del ‘nuovo corso’ e anticipa le linee guida per il futuro: “Fare sistema presentando progetti seri e spettacolari”
La cifra, per questi tempi, è importante: 40 mila spettatori in poco più di 4 mesi alla mostra dedicata a Man Ray. Da un punto di vista economico, significa chiudere a pareggio, da quello d’immagine è un passo importante per il ‘nuovo corso’ di Villa Manin, sancito dalla recente nomina del nuovo Cda. Il sovrintendente Piero Colussi, che ha assunto formalmente questo ruolo un anno fa portando in dote l’esperienza ultraventennale per Cinemazero e le Giornate del cinema muto, parla senza mezzi termini di successo.
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Ncd: al centro tutto è possibile – Alessandro Colautti esclude l’entrata nella maggioranza regionale, pur invitando il centrosinistra a battaglie comuni. Tante opzioni per il futuro, ma senza sinistra ‘dura e pura’ e Lega ‘lepenista’
Sono giorni tormentati per l’Ncd a Roma: divisi tra Lupi e alfaniani, tra dissidenti e lealisti, tra potenziali transfughi e sostenitori della cultura di governo a ogni costo. Anche al prezzo di farsi maltrattare da un Matteo Renzi che “è cinico e machiavellico, ma sull’elezione del Presidente della Repubblica aveva i numeri per andare avanti da solo. E’ stato bene prenderne atto, anche se Angelino Alfano avrebbe dovuto farlo subito, quando è stato chiaro che Sergio Mattarella corrispondeva all’identikit di massima richiesto al premier: è sembrato invece subire un’imposizione ed è ovvio che questo poi scatena reazioni non sempre controllabili”. A parlare è Alessandro Colautti, capogruppo Ncd in consiglio regionale, paradossalmente impegnato in questa fase politica a incassare interessanti (e forse interessate) aperture di credito da parte di Debora Serracchiani.
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Gli artigiani vedono nero il futuro – Fiducia ai minimi storici e non si vedono i benefici dei provvedimenti economici annunciati. I piccoli imprenditori sono ormai convinti di dover contare solo su loro stessi
L’analisi congiunturale di inizio 2015 svolta da Confartigianato Udine disegna uno scenario cupo: fatturati e occupazione fra male e malissimo, fiducia nell’economia è al punto più basso da gennaio 2012. I piccoli e micro imprenditori continuano a esprimere giudizi negativi sui governi statali, regionali, provinciali e delle grandi città, salvando soltanto gli amministratori dei piccoli comuni. Ormai, credono soltanto in loro stessi.
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Quando Udine ospitò 100mila profughi – Giorno del Ricordo – Tra il 1947 e il 1960, il capoluogo friulano divenne ‘porto sicuro’ per tanti italiani in fuga dall’Istria e la Dalmazia. In città fu dato rifugio fino a 4-5mila persone contemporaneamente: ecco come furono accolte dagli udinesi
Per Udine, quello dei profughi è un tema scottante. Nell’arco di diversi mesi, in città sono arrivate centinaia di persone in fuga dal proprio Paese per scappare dagli orrori della guerra o dalle persecuzioni. Si tratta di adulti e di ragazzi, anche minorenni, che le autorità, a partire da Comune e Prefettura, devono assistere dando loro, almeno per il tempo necessario al riconoscimento del loro status di rifugiati, un tetto e il pane quotidiano. Il loro numero è indubbiamente alto e il pubblico trova non poche difficoltà, logistiche ed economiche, nel garantire a tutti quanti una sistemazione almeno temporanea.
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Con Udine, purché non faccia la ‘grande’ – Unione Friuli centrale – Nessun sindaco è contrario alla collaborazione tra Comuni, ma tutti temono la presenza egemone della città e i problemi causati dalle sostanziali differenze organizzative
La Regione ha deciso che l’Unione territoriale intercomunale (Uti) del Friuli centrale sarà formata da nove Comuni, per complessivi 157.557 residenti, distribuititi tra Campoformido, Martignacco, Pagnacco, Pasian di Prato, Pavia di Udine, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Tavagnacco e Udine.
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Sbandati notturni tra condominio e canonica – Pordenone – L’area tra il complesso ‘Airone’ in viale Marconi e la parrocchia di San Giorgio di notte è spesso meta di vagabondi e tossici
Nel tour cittadino degli sbandati pordenonesi negli ultimi tempi è finita anche un’area a cavallo tra residenze, uffici e una parrocchia. Si tratta della zona compresa tra il condominio ‘Airone’ in viale Marconi e la chiesa di ‘San Giorgio’, due spazi uniti da un ponticello che attraversa il laghetto e dà su un’area verde di fronte alla canonica.
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Polizia locale, regna il caos – Gorizia – L’assessore Stefano Ceretta parla di riorganizzazione e sprechi: “Agenti spremuti, mansioni sovrapposte”
Personale ridotto all’osso, struttura da riorganizzare, incertezza all’orizzonte, sprechi. A Gorizia c’è un servizio comunale che, suo malgrado e nonostante la buona volontà di chi lo garantisce, vive un momento di contraddizioni e difficoltà. E’ quello di Polizia Locale, che può contare su appena 36 agenti per un carico di lavoro che via via è andato crescendo negli anni.
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Sepulveda, la sfida di ‘Dedica’ – La rassegna pordenonese ospita il grande autore cileno dal 7 al 14 marzo
La delicatezza delle sue parole e la forza delle immagini che riesce a evocare sulla pagina scritta, la capacità – che appartiene solo ai ‘grandi’ – di saper esprimere con straordinaria semplicità concetti profondissimi, colloca Luis Sepulveda nell’Olimpo degli scrittori contemporanei. Erede della tradizione sudamericana dei Borges, dei Marquez, degli Amado, Sepulveda concede forse meno al cosiddetto ‘realismo magico’ a favore di una concretezza più tangibile, che lo rende più vicino alla cultura occidentale.
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Una vita in maschera – Intervista a Claudia Contin, unica attrice in Italia che può farsi chiamare Arlecchino
Per orgoglio ha praticamente cambiato il suo cognome, aggiungendo “Arlecchino” a quello, più comune, iscritto all’anagrafe. Claudia Contin, l’unica in Italia a potersi fregiare del nome dell’illustre maschera veneziana, vive in simbiosi col suo personaggio, dedicando tempo, energie e impegno a portare avanti una ricerca sulla storia del teatro e della cultura italiana, nell’ambito della Scuola Sperimementale dell’attore di Pordenone, che ha fondato assieme a Ferruccio Merisi.
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Nel numero de ‘il Friuli’ in edicola venerdì 6 febbraio ‘Mataran’, la satira friulana mostra i denti.