La regione sale sul palco – Musicali o culturali: in appena pochi mesi sono decine quelli nella nostra regione. Tante novità e qualche doppione
L’estate dei festival: un palco chiamato Fvg – In meno di tre mesi, l’offerta di concerti ed eventi musicali in regione eguaglia quella del resto dell’anno. Guida agli appuntamenti principali, genere per genere, dalle rassegne storiche alle novità
Da più di 20 anni, il tranquillo Friuli Venezia Giulia si trasforma durante i mesi estivi con un’offerta di festival e rassegne, tematiche o ‘geografiche’, che non ha quasi uguali nel resto della Penisola. Il numero complessivo di eventi è impressionante e, se limitato alle presenze delle cosiddette ‘star’ nazionali e internazionali, quasi eguaglia in meno di 3 mesi il numero complessivo ospitato nelle 4 province nel resto dell’anno.
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Udine e Trieste per i grandi nomi – Le sinergie pubblico-privato sono indispensabili per rendere possibili eventi con stelle nazionali e mondiali nelle principali città. Le scelte della ‘provincia’
Dalle storiche ‘notti dell’assessore’ nate a Roma negli anni ’80, riempire i mesi estivi di eventi spettacolari – perlopiù concerti, ma non solo – è diventato da un lato un modo per offrire anche un po’ di cibo per la mente alla cittadinanza, e dall’altro ovviamente una maniera per alimentare il consenso politico.
La conseguenza è che più grande è la città, maggiore è la possibilità di organizzare eventi con stelle nazionali e internazionali, grazie alle sinergie tra pubblico (che offre una parte dell’investimento) e privato (che mette a disposizione un ‘know how’ non improvvisato, ma collaudato in anni di esperienza).
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Un ponte tra Friuli e Slovenia – Igor Komel ha reso il Kulturni Dom di Gorizia una casa per tutte le etnie, nel quale conoscersi e promuovere la pacifica convivenza. “Un seggio in Parlamento riservato alla comunità slovena? Bene, ma devono averlo anche i friulani e i tedeschi del Fvg”
Gettare ponti tra le persone è importante. Non solo tra chi vive in un dato luogo e chi viene da fuori o abita altrove, ma anche, e soprattutto, tra persone diverse che, non certo da oggi, condividono lo stesso territorio. E a gettare ponti nella città multietnica per eccellenza della nostra regione, Gorizia, è Igor Komel. Medaglia al merito della Repubblica slovena (maggio 2018) e Cavaliere al merito della Repubblica italiana (2012), dal 1977 è componente del Cda del Kulturni Dom (Casa della cultura in italiano) di via Brass e dal 1987 ne è direttore. Tra le manifestazioni da lui ideate e promosse, troviamo Across The Border, Concerto sul Confine (in piazza Transalpina, sei edizioni) e la rassegna di teatro comico in tre lingue Komigo.
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Il Malignani fa incetta di premi – Udine – Ecco le medaglie e i podi conquistati, in Italia e all’estero, dagli studenti dell’Istituto di viale Leonardo da Vinci.
Il Malignani di Udine fa incetta di premi, in Italia come all’estero. Vittorie, queste, che motivano gli studenti, fanno loro sperimentare il team working e permettono all’istituto di avere un interlocutore esterno e di non essere autoreferenziali. A partire da quella all’European Union Contest for Young Scientists, conquistata a Milano lo scorso aprile da Ivan Aiza, Giacomo Locatelli, Deborah Sirch che, sotto la guida di Annamaria Boasso, Renato Verona e Gianfranco Chiap, hanno messo a punto un progetto di marcatura indelebile delle provette maggiormente utilizzate nei laboratori di ricerca.
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Nel nome di Ernest e di Pierluigi – Lignano celebra lo scrittore americano che l’ha resa celebre con la 34a edizoone del Premio Hemingway: sei giorni di eventi nel segno del poeta friulano scomparso lo scorso anno
Nel 1954, pochi mesi prima di ricevere il Premio Nobel per ‘Il vecchio e il mare’, Ernest Hemingway legò definitivamente il suo nome al Friuli, già conosciuto – e trasportato in forma letteraria – durante la Grande guerra. E soprattutto nel 1948, quando la zona tra Latisana e San Michele al Tagliamento (ma anche l’amore per la giovane Adriana Ivancich) gli ispirò ‘Di là del fiume e tra gli alberi’. Le sue visite storiche a varie località, da Percoto a Udine, culminarono infatti nella scoperta di quello che doveva diventare il suo ‘buen retiro’ da questa parte dell’oceano: una località balneare che stava nascendo tra le dune, da lui ribattezzata “la Florida d’Italia”.
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