Mascherine e guanti: negozi ancora sguarniti – MANCANO LE SCORTE. Dopo mesi, il problema rimane sempre quello: i Dpi non sono disponibili in commercio e i cittadini si devono arrangiare
Fin dalla comparsa sulla scena mondiale del Covid-19 la pietra dello scandalo e la fonte di interminabili discussioni è stata la possibilità per ogni persona di avere a disposizione uno strumento per diminuire la diffusione del contagio. Il gel lavamani e soprattutto la mascherina hanno rappresentato il cuore di questo problema. Ma se la questione del gel è stata risolta in tempi relativamente brevi, la querelle delle mascherine, della loro disponibilità, funzione e prezzo non è ancora tramontata. A dar fuoco alle polveri, l’annuncio del Commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, di renderle disponibili a un prezzo calmierato di 50 centesimi.
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In laboratorio pochi i materiali ‘promossi’ – L’ANALISI. Università di Udine e Arpa Fvg hanno testato diversi campioni di mascherine: la maggior parte non otterrà la certificazione Ce necessaria alla vendita
Farmacie, grande distribuzione, piattaforme di e-commerce: i punti vendita nei quali andare a caccia di mascherine sono davvero molti. Peccato che la reperibilità sia molto più difficile e, anche quando si riesce a trovare l’agognato presidio, non è detto che mantenga quello che promette, cioè ridurre il contagio. A verificare l’efficacia delle mascherine ci hanno pensato Arpa Fvg e Università di Udine, che hanno condotto una serie di test per valutare la qualità delle mascherine in commercio. Alessandro Trovarelli, docente di Processi industriali chimici del Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura dell’ateneo friulano ci illustra i dettagli e i risultati dell’analisi.
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Volti noti… a viso coperto – IRRICONOSCIBILI. Dalla politica allo sport passando per il mondo dello spettacolo, ormai è difficile identificare i nostri Vip sotto la maschera
Capita a tutti di continuo e non più soltanto a quelli ‘poco fisionomisti’. Riconoscere un volto conosciuto, un amico, un parente, un vicino di casa con addosso la mascherina è un’impresa complicata.
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Oltre 9mila giovani senza sacramenti – CAMMINI SOSPESI. La pandemia ha impedito ai bambini di fare la Prima Comunione e ai ragazzi la Cresima. L’ennesimo sacrificio dei più giovani
La Messa è finita con l’emergenza sanitaria. E’ stato impedito a tutti i fedeli di partecipare alle celebrazioni in presenza fino allo scorso lunedì 18 maggio. Oltre due mesi di assenza colmati, soltanto in parte, dalla televisione e dalla radio, che hanno trasmesso le messe in diretta, e dal web che, come ha detto l’arcivescovo di Udine, Andrea Bruno Mazzocato, “è diventato strumento di comunione”.
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Lasciati soli gli scali ma salvata Alitalia – TRASPORTO AEREO. L’intero settore rischia il fallimento. Eppure il governo italiano è intervenuto poco e male. E continua a sostenere (con soldi pubblici) una società decotta
Sul trasporto aereo l’emergenza sanitaria connessa al Coronavirus si è abbattuta in termini catastrofali, determinando conseguenze assai gravi che verosimilmente nella comune percezione non sono state colte nella loro effettività.
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Una Regione solo sulla carta – NOI E GLI ALTRI – 4. Per i friulani il Trentino-Alto Adige Südtirol rimane un ideale. Ma cosa c’è dietro a un simbolo di autonomia ed efficienza? Ecco quindi la vera realtà non di uno, ma di due enti di secondo livello
Che si parli di istituzioni locali, di protezione del territorio, di sviluppo economico, di salvaguardia della lingua o di altro ancora… immancabilmente in Friuli si finisce per citare il modello Trentino-Alto Adige Südtirol! Un mito, una chimera, l’ultimo appiglio prima del precipizio oppure un possibile trampolino per spiccare il volo?
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Abbonati sul piede di guerra – UDINE. Durante l’emergenza, la sosta a raso è divetata gratuita. Prezzo sempre pieno, invece, in struttura. Forse sarà possibile applicare almeno uno sconto per il rinnovo del contratto
Commenti imbufaliti sui social, telefonate e mail di protesta al Comune di Udine: in questo modo il popolo degli abbonati ai parcheggi in struttura del centro hanno fatto notare la discrepanza di trattamento che li ha visti protagonisti.
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L’immagine resta, anche se tutto è cambiato – IL CRAF DI SPILIMBERGO annuncia la 34a edizione di ‘Friuli Venezia Giulia Fotografia’, spalmata fino al 2021 e caratterizzata da una virtuosa riflessione sui temi ambientali, con tre grandi ospiti
In quest’anno ‘sospeso’ in cui tutto, o quasi, viene posticipato, cancellato o reso virtuale, rimangono poche certezze. Tra queste, la 34a edizione di Friuli Venezia Giulia Fotografia, storica rassegna promossa dal Craf di Spilimbergo, che quest’anno aveva scelto un titolo strategico, #CHANGE, per occuparsi delle radicali trasformazioni del pianeta, dei cambiamenti climatici e dell’uomo.
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Quando i preti sapevano lottare – CHIESA E AUTONOMIA. Nel 1967, ben 529 sacerdoti friulani chiesero a Roma “una democrazia che rispetti la libertà degli individui e delle comunità naturali”. Furono però costretti a gettare la petizione nel cestino per evitare di essere spretati
Il Friuli nel cestino? Nella mia “Storia della Carnia” (Biblioteca dell’Immagine) ho ricordato per inciso la vicenda della mozione dei preti friulani finita nel cestino. Una vicenda sulla quale forse varrebbe la pena di tornare, per le riflessioni che induce sul presente.
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“Ridate lavoro e dignità ai musicisti” – FRANCESCO BEARZATTI si è fatto portavoce della comunità degli artisti italiani, considerata ‘categoria invisibile’: “Non ci considerano, ci danno dei giullari e siamo tra quelli che rischiano di restare fermi tutta l’estate”
Per gli artisti, tutti quanti, sarà un’estate difficile. I nuovi decreti governative e le applicazioni nelle regioni hanno lasciato però aperte alcune porte e chiuse altre. Se per i cinema i teatri ci sono le date di riapertura, per la musica esistono paletti fisici in grado di cambiare le sorti di un’intera stagione, se non di un intero anno. Un massimo di 200 spettatori per gli spettacoli al chiuso, 1000 per quelli all’aperto: queste le concessioni, che significano stop ai grandi eventi (vedi articolo a lato).
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Svalutation! già in fumo 26 milioni – LA SOSPENSIONE del campionato ha portato ad una svalutazione delle rose. Il parco giocatori della squadra friulana ha perso un quinto del suo valore in poche settimane
Il destino della stagione 2019/20 è ancora avvolto in una nebbia che stenta a diradarsi. Ogni giorno ci sono novità, ma la situazione, di fatto rimane sempre quella del punto di partenza: a decidere sarà il Covid-19. Le società di A, a parole, vogliono ripartire; i giocatori da una parte si scatenano sui social con post euforici dai campi di allenamento, dall’altra continuano a far trapelare preoccupazione; Gravina non vuole essere il becchino del calcio e si aggrappa anche alla Uefa, che arriva in soccorso facendo slittare le date fissate per gli impegni europei.
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Nuove rubriche
Ritorno alla normalità anche con le piccole cose. E così il settimanale Il Friuli amplia la propria offerta di informazione e di intrattenimento con nuovi e interessanti spazi dedicati a enogastronomia e turismo. Si parte subito, dal numero in edicola da venerdì 22 maggio, con la pagina dei “Sapori” in cui sarà presente ogni settimana la rubrica Mi Gusta Fvg curata dalla foodblogger udinese Emanuela Cuccaroni. Ricette semplici da realizzare a casa per la famiglia e gli amici con ingredienti locali di stagione.