Il popolo di Vasco vuole solo far festa con il mito – L’evento – Ancora una volta, Vasco Rossi sceglie il Friuli per la ‘data zero’ di un tour: ecco che cosa c’è dietro un legame speciale
In Italia non c’è nessuno come lui. E neanche come i suoi fans. Se Vasco Rossi fa il tutto esaurito da oltre 25 anni a tutti i suoi concerti, se ha bruciato record su record superando cifre siderali di spettatori, neanche lontanamente immaginabili dai suoi ‘colleghi’ tricolori, non è solo per caso. L’unica superstar intergenerazionale della storia della musica italiana, il solo capace di portare ai suoi show un pubblico di (nonni), padri, figli e nipoti, ‘fidelizzato’ anno dopo anno con la forza semplice, schietta e immediatamente riconoscibile della sua proposta.
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20 volte ‘friulano’: tutti i live in Fvg – Dal 1980 al 2018, tutte le esibizioni in regione: Udine la più gettonata, ma anche la città da cui è assente da più tempo
I 40 anni di carriera li ha festeggiati a casa sua lo scorso anno, davanti a 225 mila spettatori, compresi tantissimi friulani. In tutti questi anni, a fronte di qualcosa come 800 concerti complessivi, Vasco Rossi ha sfiorato un dato importante in regione: al netto del concerto cancellato nel 2011, considerando la doppia ’data zero’ di venerdì 25 e domenica 27 a Lignano per il ‘Vasco Non Stop Live’, i concerti in Friuli Venezia Giulia saranno in tutto 20. Un dato importante che conferma un lungo feeling tra il rocker e la nostra regione.
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L’aquilotto si tuffa al ‘pedocin’ – Per il secondo anno consecutivo la Cooperativa Orizzonti, tutta friulana, gestirà l’assistenza ai bagnanti nello storico stabilimento triestino
Il suo vero nome è “La lanterna”, ma tutti, in città, lo conoscono come “Pedocin”, soprannome affettuoso che sottolinea lo stretto e profondo legame dei cittadini con il loro bagno storico.
Inaugurato nel 1890, il “Pedocin” è una vera e propria istituzione a Trieste, complice il fatto che sia uno degli stabilimenti balneari più centrali e che abbia una ben nota peculiarità: la netta separazione tra la zona per uomini e quella per donne e bambini. Proprio questo è stato lo spunto da cui sono partiti i registi Thanos Anastopoulos e Davide Del Degan che hanno dedicato al “Pedocin” un film documentario presentato nel 2016 al Festival di Cannes.
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Municipi ai raggi X per aiutare i sindaci – L’Anci del Fvg ha messo a punto un sistema in grado di determinare con precisione l’identikit dei Comuni e se siano in grado di fornire i servizi ai cittadini in piena autonomia. Per la raccolta dei dati essenziali le banche dati già disponibili
Che fine faranno le Uti? La riforma delle autonomie locali che le aveva introdotte sarà azzerata o semplicemente messa a punto, con strumenti capaci di rendere il testo più adatto alla complessa realtà regionale? In attesa che la nuova Giunta regionale muova i primi passi su questo delicato argomento c’è chi, come l’Anci del Fvg, si sta dando da fare per fornire strumenti utili a decidere.
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Angelina clandestina in Francia – Pocenia – Ha compiuto 100 anni la matriarca dell’emigrazione friulana a Lyon. Per raggiungere il marito, sfuggì dalla polizia francese con la bimba tra le braccia
Abbiamo diversi monumenti friulani a Lyon (Lione) ma Angelina Moro é probabilmente il solo monumento vivente, e dinamico, con 100 primavere sulle spalle!
Originaria di Pocenia, nata il 29 marzo 1918, ha raggiunto il secolo di vita, con una vitalità sconcertante, balla ancora il valzer ’col spac’ (movimento della spalla al ritmo della musica come si usava negli Anni ’30).
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Friuli storia: i tre autori che si contendono il premio – UDINE – Presentati i finalisti del riconoscimento sostenuto dalla Fondazione Friuli e giunto alla quinta edizione. Gli studenti delle superiori invitati a raccontare il libro storico che non dimenticheranno mai
La figura di Luigi Cadorna, la carestia che colpì il Friuli 200 anni fa e il colonialismo italiano in Etiopia degli Anni ’30. Sono questi gli argomenti dei tre libri di storia contemporanea che si contenderanno il Premio Friuli Storia, giunto alla quinta edizione e sostenuto dalla Fondazione Friuli, il cui vincitore sarà proclamato il 5 ottobre in Sala Ajace a Udine. I tre volumi in gara, presentati alla sede della Fondazione in via Manin, sono ‘Il Capo. La Grande Guerra del generale Luigi Cadorna’ di Marco Mondini, ‘In terra d’Africa. Gli italiani che colonizzarono l’impero’ di Emanuele Ertola e ‘La grande carestia del 1813-1817 in Friuli. L’ultima grande crisi di sussistenza del mondo occidentale’ di Marco Monte e sono stati scelti dalla giuria scientifica tra 79 opere pubblicate da 31 editori.
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Folkest: “I nostri primi 40 anni” – Nato nel 1979 a San Daniele, l’international folk festival è diventato una rassegna itinerante che guarda sempre più alle minoranze culturali di tutto il mondo. Tante sorprese dall’Est e una superstar in ‘coda’
Il festival è nato ufficialmente nell’estate 1979, in un campo umido di San Daniele, cavalcando l’onda del folk revival celtico-britannico allora in voga, con il nome di ‘Fieste di chenti’. Nel corso degli anni è cresciuto sempre più, dal 1989 ha scelto Spilimbergo come sede delle serate finali e quest’anno ‘Folkest’ festeggerà la 40a edizione – una cifra record, per un festival musicale – con una settantina di concerti in 26 piazze friulane, dal 21 giugno al 9 luglio, più una importantissima ‘coda’.
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