L’abominevole spreco delle nevi – SCHELETRI DEL PASSATO. Negli Anni ’70 piccoli impianti di risalita spuntarono come funghi in tutta la montagna. Poca neve e bilanci insostenibili li hanno poi fatti chiudere. Alcuni di loro però sono ancora in piedi
C’ è stato il tempo della neve facile, dello sci di massa e dei progetti degli amministratori locali campati in aria. Poi, però, sono arrivati il cambiamento climatico, la domanda di un prodotto turistico strutturato e l’insostenibilità finanziaria dei piccoli impianti di risalita. E così numerose località friulane si ritrovano ancora oggi sul loro territorio con gli scheletri di un’epoca passata e dei sogni svaniti.
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Il mago della neve non abbandona gli sci – LUCIANO DE CRIGNIS, pioniere dello sport estremo ancora in attività, racconta come è cambiato lo sport in montagna. E spiega quali sono oggi le difficoltà del turismo invernale
Per parlare con rispetto di montagna in questo difficile momento, abbiamo disturbato Luciano De Crignis: un nome, una leggenda. Il maestro di sci e di alpinismo e guida alpina di Ravascletto, classe 1944, è tra i più anziani ancora in attività: fa tuttora parte della mitica Scuola Carnia Zoncolan, nata dall’idea di Sergio De Infanti, che proprio quest’anno ha raggiunto il traguardo dei 50 anni. De Crignis vive ancora nella casa in cui è nato e dove trascorre l’inverno. Sempre lavorando.
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Congelati al cancelletto di partenza – INVESTIMENTI IN ALTA QUOTA. L’aggiornamento e il potenziamento degli impianti di PromoTurismoFvg continuano nonostante l’incertezza sull’avvio della stagione. E i prezzi rimangono in linea con il passato
Le temperature di questi ultimi giorni hanno permesso agli impianti di innevamento artificiale di iniziare il loro lavoro in vista di una delle stagioni sciistiche più incerte della storia. Incertezza determinata non tanto dalle precipitazioni nevose, ma dalle regole anti Covid visto lo stop provvisorio imposto dal governo nonostante le richieste fatte dalle Regioni per un’apertura degli impianti con regole di distanziamento sociale.
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Vi svelo un obiettivo, un sogno e un’utopia – STEFANO ZANNIER. Il Friuli non è più maglia nera nei fondi europei di sostegno all’agricoltura: aver sbloccato la spesa del Psr è il risultato più importante per l’assessore regionale che ora traccia l’agenda di lavoro per il resto del mandato
Nuovi strumenti finanziari flessibili e veloci da affiancare al Programma di Sviluppo Rurale, creazione di organizzazioni di produttori, in particolare della filiera del latte, per aggredire meglio un mercato sempre più complesso e la diffusione di una nuova mentalità che capisca come all’interno della regione sia necessario agire uniti. Quelli segnati nell’agenda dell’assessore regionale Stefano Zannier sono, rispettivamente, un obiettivo, un sogno e un’utopia. L’agricoltura e tutte le filiere che si porta dietro hanno sofferto meglio di altri settori gli effetti della crisi pandemica, anche se sono emerse difficoltà strutturali e debolezze a macchia di leopardo.
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Le imprese Doc evitano brutte sorprese – APPALTI. Sebbene le aziende del territorio siano favorite nei piccoli lavori, se gli importi crescono gli enti invitano soggetti da fuori regione. L’Ance chiede di applicare il decreto Semplificazione
Gli appalti pubblici e la loro trasparenza sono questioni da sempre oggetto di discussione, che si trasforma immancabilmente in polemica quando le cose non vanno per il verso giusto. La casistica è ampia, ma basta citare casi come quello del rifacimento di via Mercatovecchio, dove l’appalto è stato vinto da una ditta di Teramo e il Comune si è trovato al posto della pietra piasentina un altro materiale, o la vicenda dell’appalto comunale per il trasporto scolastico gestito per oltre una quarantina di Comuni dalla Regione, andato a un’azienda di Lecce con gravi disservizi un po’ ovunque all’inizio dell’anno scolastico.
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L’orto non è più felice – UDINE. In pieno centro studi ci sono 3.000 metri quadrati di terreno adibiti alla didattica. Da anni ormai l’area è in stato di abbandono, ma adesso il Comune ha preso in mano la sua gestione ed è previsto il recupero
“Per ragioni tecnico-ammnistrative l’accesso all’orto botanico è temporaneamente precluso ai visitatori. Ci scusiamo per il disagio”.
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Gli aiuti non finiscono in quarantena – UDINE. Nonostante la crisi economica e la pandemia, la Fondazione Friuli ha approvato il documento programmatico 2021 da 6 milioni di euro confermando l’intensità del sostegno a cultura, scuola e welfare
La Fondazione Friuli ha appena approvato il documento programmatico per il 2021 che conferma l’intensità delle erogazioni, pari a 6 milioni di euro, nonostante la crisi economica e l’assenza di dividendi dalle partecipazioni.
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Al Triangolo della Sedia serve una nuova cura – L’APPELLO. L’imprenditore di San Giovanni Lucio Bergamasco chiama a raccolta colleghi e amministratori per salvare il territorio da una crisi che appare ancora più grave di quelle del passato
Il Triangolo della Sedia annaspa: dopo la crisi degli Anni 2000 che ha decimato le aziende, ora si è abbattuta quella pandemica. Serve una visione radicalmente nuova fatta di gestione accorta del territorio e collaborazione tra aziende, che invece pare mancare completamente secondo Lucio Bergamasco, titolare della Comec Group, azienda di San Giovanni al Natisone specializzata nella realizzazione di macchine per la lavorazione del legno.
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Dispositivo medico sotto l’albero – UDINE. La raccolta di fondi natalizia nei supermercati Despar della regione quest’anno vede beneficiario l’ospedale cittadino
Si svolge fino al 12 dicembre “Un Natale da donare alla comunità”, la tradizionale raccolta fondi ideata e promossa da Aspiag Service e attiva in tutti i punti vendita Despar, Eurospar e Interspar del FriuliVenezia Giulia che coinvolge direttamente sia i clienti sia i dipendenti dei supermercati col marchio dell’abete.
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Stress da pandemia, ecco lo sportello psicologico – L’ANSIA? Può anche produrre motivazioni, ma non deve degenerare nel panico
L’ansia lievita al crescere dei numeri dei positivi, dell’indice Rt, dei decessi. Aumentano le sensazioni di disorientamento per modelli di vita radicalmente mutati, per relazioni necessariamente ‘a distanza di sicurezza’, per una nuova socializzazione che deve acquisire il volto della massima cautela e del prudente auto-isolamento per contribuire a contenere l’ondata pandemica.
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Le radici della nostra terra tra la vita e l’aldilà – I MORTI RACCONTANO I VIVI è il libro di Paola Treppo che racconta il rapporto dei friulani con l’Oltretomba: riti, credenze e usanze spesso avvolti nel mistero. Un tema ‘obbligato’ in questo annus horribilis
Il tema può sembrare macabro, tanto più in questo annus horribilis, che ci ha obbligati a un quotidiano ‘conto dei morti’, ma in realtà è soltanto un viaggio alla ricerca delle nostre radici. Di quello, insomma, che ci lega da sempre alla nostra terra, da quando nasciamo a quando ci riprende nel suo abbraccio eterno.
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