I politici si affidino a tecnici seri – Chi gestisce l’emergenza. Per Elio Carchietti l’eccessiva influenza dei vertici politici su chi deve gestire i momenti di crisi crea gravi guasti, anche dal punto di vista della comunicazione
Com’è stato possibile passare dalla gestione di un’emergenza seria, all’isteria collettiva? La crisi legata all’infezione da coronavirus non è finita, anzi ne sentiremo parlare a lungo perché la lista delle nazioni che registrano casi positivi continua ad allungarsi e diventerà oggetto di studio per le dinamiche che ha scatenato. Provvedimenti a macchia di leopardo, prescrizioni contraddittorie da Comune a Comune, virologi che battibeccano sui social o cittadini che, armati di telefonino, inveiscono contro turisti solo perché provenienti da qualche regione settentrionale, raccontano i giorni di ordinaria follia che stiamo vivendo. Essere cauti è indispensabile.
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Un corto circuito in piena regola – Comunicazione ‘virtuale’. I provvedimenti di emergenza, le informazioni diffuse dai media e dai social, il panico. Ecco perché, secondo il sociologo questi tre elementi si auto alimentano.
Un corto circuito in piena regola dove emergenza, comunicazione e panico si alimentano a vicenda. Gabriele Blasutig, sociologo dell’Università di Trieste è convinto che le cose siano scappate di mano, in quanto i messaggi lanciati dalle autorità e amplificati a dismisura dai social e dai media hanno scatenato paure immotivate. “In media stat virus’ – ricorda il sociologo – è il titolo dato a una puntata di Blob: mi pare sia davvero azzeccato.
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Grado, isola da noir senza confini – Veit Heinichen torna in libreria con ‘Borderless’, intrigo internazionale al cardiopalma sui loschi traffici che hanno per crocevia il Fvg, terra di conquista per personaggi senza scrupoli
Nella nostra regione coltiviamo il piacevole vezzo di considerarci ‘un’isola felice’. Mare e montagna, scarsi problemi di traffico, una criminalità che non sfiora le drammatiche situazioni di altre zone del Paese ci fanno cullare in un’apparente, paciosa tranquillità.
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Coronavirus, l’Ascom si appella alle istituzioni – Pordenone. Il presidente provinciale di Confcommercio Alberto Marchiori: “Sul commercio servono linee guida con i controfiocchi, che diano indicazioni con fermezza”
Linee guida con i controfiocchi per il settore commericiale, sempre più in crisi, e indicazioni chiare e univoche per tutti. E’ questa la richiesta dell’Ascom Confcommercio di Pordenone all’indirizzo delle istituzioni per l’emergenza Coronavirus. L’appello è del presidente Alberto Marchiori.
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Malattie rare, 20 anni… per Azzurra – Alfredo Sidari, presidente della Onlus triestina, racconta l’impegno dalla parte dei piccoli malati, ma sopratutto delle loro famiglie
Il 29 febbraio si celebra la Giornata delle malattie rare, che poi tanto rare non sono. Solo in Italia si arriva a 2 milioni di individui, principalmente bambini. Il problema di queste patologie è che, pur essendo moltissime, prese singolarmente colpiscono solo 5 persone su 10mila, per cui fare una diagnosi e trovare una cura è estremamente difficoltoso.
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