Le Caritas: “Più attenzione ai veri poveri” – L’appello. Con un documento congiunto, le Diocesi della regione entrano nella discussione sulla riforma delle Ater Fvg, puntando
il dito sul sistema di controllo e sulle graduatorie, che non consentirebbero di aiutare davvero i più bisognosi
I problemi abitativi sono diffusi e rappresentano una delle priorità per le persone in difficoltà economica. È quanto emerge dalle ricerche e dagli studi realizzati attraverso gli Osservatori diocesani delle povertà e delle risorse a Concordia – Pordenone, Gorizia, Trieste e Udine. Il 41,1% delle 3.218 persone che si sono rivolte ai Centri di ascolto diocesani Caritas durante il 2017 ha riferito di avere problematiche abitative, dalla mancanza assoluta di un’abitazione, al rischio di sfratto, dalla difficoltà nel sostenere le spese dell’alloggio (affitto, utenze), all’indisponibilità di un alloggio adeguato al nucleo familiare.
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I furbetti delle Ater hanno vita breve – Le storie. Curiose, commoventi, buffe, incredibili: quando le scorrettezze amministrative diventano vicende da raccontare
Di storie di questo tipo ce ne sono tante: curiose, commoventi, ai limite dell’incredibile. All’Ater non si fanno troppo pregare per raccontarcene qualcuna, ma è sempre la punta di un iceberg di una situazione che non può che dirsi rosea. “Non dobbiamo immaginare contesti simili a quelli che salgono agli onori della cronaca in altre regioni o nelle grandi città – spiegano alcuni dipendenti dell’ente -. La normativa del Friuli Venezia Giulia prevede controlli serrati e i ‘furbetti’ hanno vita breve”.
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Comuni schierati contro i selvatici – Pordenone. Metà dei Comuni del Friuli occidentale ha già sposato l’appello della Coldiretti a trovare la soluzione per i danni provocati dagli animali. Due i nodi da sciogliere: abbattimento e risarcimenti
Nel Friuli occidentale sono già 23 su 50 i Comuni che hanno discusso e fatto propria la proposta di delibera inviata da Coldiretti Fvg sul problema dei danni da fauna selvatica. Circa il 50 per cento delle amministrazioni ha dunque deciso di sostenere l’iniziativa e altre hanno già programmato di inserire questo punto nella prossima seduta di consiglio.
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“Orari flessibili e più umanità” – Udine. Il presidente dell’Afds Udine vorrebbe maggiore conoscenza del mondo del volontariato da parte dei medici trasfusionisti e dà alcuni suggerimenti per migliorare l’operatività del centro regionale
Il Centro trasfusionale di Udine, cui affluisce il più alto numero di donatori, è in sofferenza. Sono stati persi un centinaio di volontari e registrate 400 donazioni in meno rispetto all’anno scorso. Secondo il presidente Afds Udine, Roberto Flora, “i motivi sono due: l’accoglienza riservata ai donatori non è sempre delle migliori. Chi dona si presenta volontariamente e senza ricompensa, al contrario di altri Paesi. Sarebbe bene che le persone fossero incoraggiate a tornare e non è sempre così purtroppo. Basterebbe più umanità”.
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Gioiello verde dentro la città – Gorizia. Il parco della Valletta del Corno cambierà volto per diventare una sorta di Central Park del capoluogo
Il paragone che è già stato speso, magari un po’ impegnativo, è quello con ‘Central park’, il celeberrimo polmone verde di Manhattan. L’idea, in ogni caso, è chiara: il parco della Valletta del Corno cambierà volto per diventare un autentico gioiello nel cuore di Gorizia.
Merito del progetto da 21 milioni di euro (ma la gara per l’affidamento dei lavori che è in corso, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, porterà ad abbassare questa cifra interamente finanziata dalla Regione) per la riqualificazione del torrente Corno e dell’area verde che attraversa. Ci vorrà un po’ di pazienza, visto che una volta espletate tutte le procedure burocratiche il cantiere potrebbe aprire all’inizio del 2020, e di lì serviranno poco più di due anni per veder ultimati i lavori, ma il risultato è destinato a essere ‘epocale’ per il capoluogo isontino, dato che sarà rinnovata una grande area degradata da decenni.
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Da Ronchi a Fiume tra utopie e regime – Il 12 settembre 1919, Gabriele D’Annunzio proclamò l’italianità di una città-simbolo, per un anno ‘laboratorio’ di temi ancora oggi attuali, ma anche ‘palestra’ per il Fascismo
Per la maggior parte di osservatori e storici, fu una specie di anticipazione del regime fascista, un atto bellico nel primo anno di pace dopo la Grande guerra. Per molti, invece, la cosiddetta ‘impresa di Fiume’ guidata dal poeta Gabriele D’Annunzio è stata un episodio che avrebbe, sotto certi aspetti, anticipato addirittura alcuni temi del ’68, dai diritti civili al concetto di democrazia diretta, a un approccio disinvolto nei confronti di sesso e amore, con uno spirito anarchico intriso però di quell’individualismo che fu tra le radici del Fascismo, assieme a nazionalismo e antislavismo.
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La provincia è meglio delle Città – Renato Manzoni, direttore dell’Ert Fvg, spiega perché il circuito regionale presenta numeri da record e rappresenta un caso nazionale: “Nei paesi, la sala teatrale è uno spazio di cui essere orgogliosi”
Quello che si appresta a partire sarà un anno di festa per l’Ente regionale teatrale del Friuli Venezia Giulia. Intanto perché coincide con le celebrazioni del 50° anniversario di inizio attività: 50 anno di stagioni in regione, che saranno festeggiate con una grande mostra a Villa Manin di Passariano e una serata al Palamostre di Udine, sabato 28. Il secondo motivo è puramente numerico: sono ben 27 i cartelloni teatrali gestiti da quest’anno, con oltre 70 spettacoli di prosa che, aggiunti a musica e danza e alle varie collaborazioni, fanno un totale di 179 giornate recitative! Inevitabile la soddisfazione espressa dal direttore Renato Manzoni, che assieme al presidente Sergio Cuzzi ha fatto crescere una realtà da record nazionale.
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