“Ringrazio la disponibilità della Dirigente Scolastica Giorgia Zucchetto, che si è adoperata per trovare una soluzione alla carenza di organico di diritto per un’intera classe della scuola secondaria di primo grado di Claut (Pn), rispondendo in questo modo alle concrete attese del territorio”. Perentoria specifica d’obbligo del Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Basso, che pone l’accento sull’iniziale scelta depauperante della Direzione dell’Ufficio Scolastico Regionale, nella persona del Direttore Daniela Beltrame, che ne aveva fermamente negato l’organico di diritto, attuando così un depauperamento delle scuole del territorio montano.
“Nonostante il Ministero avesse confermato gli organici dell’anno precedente –spiega Basso-, il Direttore Beltrame era intenzionato a negare l’autorizzazione della classe terza nella secondaria di primo grado a Claut, destinando tale organico a Maniago. Apprendo ora che la posizione del Direttore Beltrame è cambiata in base alle disposizioni eccezionali disposte per l’emergenza Covid-19, e la classe viene autorizzata”.
“Tuttavia, sono costretto a sottolineare che la linea adottata dall’Ufficio Scolastico Regionale del Friuli Venezia Giulia è quella di non aver tenuto in considerazione e risposto alle lettere dei genitori degli scolari, rifiutando ancora una volta uno stile partecipativo indispensabile per mantenere corretti e proficui rapporti tra territorio e Istituzioni e garantire l’ottimale andamento del comparto Istruzione”. Da sempre attento alle esigenze di famiglie e cittadini, con una sensibilità particolare per ciò che riguarda la Scuola, il Consigliere Basso afferma che “Chiudere una scuola è una scelta politica che non spetta a Daniela Beltrame e noi non lo permetteremo. Auspichiamo che si realizzi quanto prima la regionalizzazione del sistema scolastico del Friuli Venezia Giulia proprio per evitare che la Scuola sia in mano a burocrati, che non intendono relazionarsi con il territorio e i suoi bisogni, e che vengano invece compiute scelte esclusivamente a favore di esso”.
E aggiunge, in conclusione: “Così come al Direttore Generale piace mettere i puntini sulle “i”, con la stessa cura pare dimenticare invece il principio di leale collaborazione che, a nostro avviso, le competerebbe invece proprio per il ruolo che ricopre. Devo anche sottolineare quanto spiacevoli siano state le sue considerazioni di replica all’assessore regionale all’Istruzione Alessia Rosolen, che attengono più al piano delle chiacchiere che a quello della professionalità, comunicando un’immagine della Scuola diversa da quella di organismo militante e positivo che abbiamo imparato a conoscere ed evidenziare, anche per ciò che concerne le figure che fortunatamente lavorano in essa, compresi gli uffici scolastici a cui va tutto il nostro apprezzamento”».