A Palazzo Belgrado, si è tenuto il convegno ‘La riforma del Processo Penale e Civile: la svolta o mero restyling?’. L’appuntamento organizzato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Udine assieme all’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati ha consentito un approfondimento sullo stato attuale e sul futuro del Processo Civile e Penale e sulle relative conseguenze sociali e istituzionali della riforma.
Hanno preso parte Massimo Zanetti, Presidente dell’Ordine udinese, Barbara Zilli, Assessore alle Finanze della Regione, Pietro Fontanini, Sindaco del Comune di Udine, Paolo Corder, Presidente del Tribunale di Udine, Alessandra Stella, Presidente dell’Unione Triveneta, Paola Rubini, Vicepresidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane, Giorgio Spangher, professore Emerito di procedura penale dell’Università La Sapienza di Roma, Giuliano Scarselli, Ordinario di Diritto Processuale Civile presso l’Università di Siena, e Antonio de Notaristefani di Vastogirardi, Presidente dell’Unione Nazionale delle Camere Civili.
“In questo momento di transizione dopo la pandemia e di fronte ad una prossima iniezione di ingenti risorse europee, la categoria degli avvocati deve avere l’onere e l’onore di pensare in grande”, ha dichiarato Zilli. L’assessore ha sottolineato che “risorse e opere vanno affiancate da grandi riforme strutturali. Nessun risultato può essere raggiunto se non c’è una visione a lungo termine del quadro giuridico di riferimento e dell’innovazione delle procedure”.
“In questo gli avvocati devono rivendicare un alto ruolo professionale e una specializzazione riconosciuta. Ci sono rapporti valoriali che la comunità deve riconoscere alla formazione specifica e alle professioni. Per questo momenti di approfondimento e studio come quello odierno sono fondamentali per preparare il Friuli Venezia Giulia del futuro”, ha dichiarato Zilli, che è anche avvocato del foro friulano.