“Il sistema di valutazione della qualità alimentare Nutri-score rischia di essere estremamente penalizzante per il comparto dell’export agroalimentare del Fvg. Una semplice campagna informativa non risolverà le cose ed equivarrebbe a mettere la polvere sotto il tappeto. È sulla politica europea che dobbiamo agire: noi siamo pronti a sostenere un’eventuale azione che parta dal Fvg, ma Fedriga faccia leva anche in maniera ufficiale sui ‘suoi’ europarlamentari affinché contribuiscano a scongiurare l’arrivo di questo nocivo sistema”. Lo dice il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello commentando il bollino Nutri-Score che la Comunità Europea sta valutando di far adottare come metodo ufficiale di etichettatura di qualità dei prodotti alimentari. Il capogruppo dem ha annunciato, dunque, un’interrogazione affinché la Giunta Fedriga si faccia parte attiva per sollecitare un intervento in sede europea.
“Il sistema di controllo in discussione sembra presentare numerose lacune che potrebbero compromettere l’export di molti marchi del nostro Made in Italy. Il caso del prosciutto di San Daniele Dop, che sarebbe bollato come nocivo con una certificazione di punteggio D, oltre a essere un’esagerazione assolutamente fuori luogo è emblematico e deve portare l’attenzione su tutto il comparto enogastronomico del Fvg: altre tipicità, secondo i criteri seguiti per valutare il San Daniele, sono a rischio. Informare e assicurare i cittadini del Fvg sulla qualità e salubrità dei prodotti italiani e regionali, se pur positiva è un’azione che non porterà a nulla nella difesa dell’export agroalimentare”.
“L’immobilismo del Governo riguardo al sistema Nutri-Score sta mettendo in serio pericolo il nostro comparto agroalimentare”. Lo afferma in una nota il capogruppo della Lega, Mauro Bordin, commentando il bollino Nutri-Score che la comunità europea valuta di far adottare come etichettatura di qualità dei prodotti agroalimentari. “La competenza principale in materia – spiega Bordin – è del Mise, mentre la nuova Commissione Ue prevede che il tema della etichettatura venga affrontato nella cosiddetta strategia Farm to Fork che sarà presentata nella primavera 2020 come pacchetto specifico nell’ambito del Green Deal Europeo. Il Mise dovrebbe quindi intervenire nel più breve tempo possibile con decreto interministeriale per definire un sistema nazionale alternativo”.
“Non accettiamo lezioni dal Partito democratico sul famigerato sistema Nutri-Score. Matteo Salvini – ricorda Bordin – fu il primo a dare l’allarme sulla pericolosità di questo sistema di valutazione e una certa parte politica, che oggi cerca di smarcarsi, qualche mese fa smussava i toni. La Lega è in prima fila contro l’utilizzo del Nutri-Score e i nostri europarlamentari si sono già attivati per osteggiare un sistema di valutazione della qualità agroalimentare che rischia di mettere in ginocchio il nostro comparto e, in particolare, di danneggiare i prodotti di alta qualità del Friuli Venezia Giulia”.
“Sul fronte europeo – continua l’esponente della Lega – è stato richiesto alla Commissione di prendere una posizione contraria sull’etichettatura a semaforo e adottare una linea risoluta per contrastare la diffusione di questo sistema forviante per il consumatore, sistema che boccia la dieta mediterranea iscritta all’Unesco nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità e scientificamente valutata uno dei migliori modelli istituzionali”.
“Siamo gli unici – conclude Bordin – a tutelare il made in Italy e, mentre il Partito democratico si sottomette agli ordini europei, abbiamo anche la forza e il coraggio di intraprendere una campagna informativa in Friuli Venezia Giulia”.