“Il Reddito di cittadinanza è lo strumento che ha riportato equità sociale e inciso positivamente sulla povertà assoluta in Italia. Non dimentichiamo che si tratta di un modello di Welfare nuovo e quindi perfettibile, introdotto laddove nessuno aveva trovato il coraggio politico di intervenire. Non ha mai avuto lo scopo di assolvere a finalità assistenziali, ma sarà presto modificato in funzione di una migliore resa sul piano del reinserimento lavorativo”.
Difendono la misura cardine delle Politiche del Lavoro pentastellate, i deputati M5S Luca Sut e Sabrina De Carlo, intervenuti in risposta alle dichiarazioni dell’assessore regionale Alessia Rosolen che, nella sua disamina sul Rdc, chiama in causa anche la figura dei Navigator: “Dalle cifre a nostra disposizione – proseguono i Portavoce a Montecitorio – risulta che quelli attivi in Fvg abbiano contattato quasi l’85% dei percettori di Rdc tenuti alla stipula del Patto per il Lavoro, in un arco di tempo individuabile a partire dell’avvio della Fase 2, iniziata un anno fa”.
“Dal primo momento – aggiungono i deputati Sut e De Carlo – sapevamo che la misura poteva andare incontro a revisioni strutturali che, nei prossimi mesi, interesseranno i piani di reinserimento lavorativo. Il programma del Rdc dovrà viaggiare su ritmi diversi e per raggiungere questo risultato il Governo è già al lavoro. L’obiettivo – chiosano – è intervenire con una struttura informatica di raccordo tra la domanda che giunge dai Centri per l’Impiego e l’offerta di lavoro. Senza dimenticare la necessità di promuovere tra le Amministrazioni un avvio diffuso dei Progetti di utilità collettiva, ostacolato dall’emergenza Covid e dalla resistenza in qualche Comune”.
“Siamo stati i primi a volere una misura di sostegno alla povertà che fosse proattiva verso il raggiungimento di una nuova occupazione – ricordano – e siamo i primi a volere che questo progetto decolli, su entrambi i fronti. Sicuramente – concludono – la misura va avanti con intento migliorativo – ma buttare via il bambino con l’acqua sporca sarebbe un errore politico che le fasce di popolazione più svantaggiate, a cui noi del M5S guardiamo, pagherebbero a caro prezzo”.