“L’immigrazione è un fenomeno complesso, tanto più quando i flussi seguono rotte meno appariscenti, come nel caso di quella balcanica. Fenomeno complesso che deve essere monitorato e governato a livello sovranazionale. Oggi si torna a parlare della rotta balcanica per il rischio di diffusione del Covid a causa della difficoltà di controllare gli ingressi e il rispetto della quarantena dei richiedenti asilo. Certo un problema, come pure una semplificazione: vero è che mentre giustamente si chiede ai cittadini di continuare a rispettare le norme per arginare il covid non si può permettere ai migranti di ignorare gli stessi obblighi. Ma la questione va ben oltre, e ci dice che nei primi cinque mesi del 2021 ci sono stati oltre tremila ingressi irregolari lungo il confine con la Slovenia. Numeri allarmanti, come allarmanti erano quelli degli anni precedenti e come lo saranno quelli dei prossimi mesi in assenza di interventi a ogni livello. Nel settembre scorso portai entrambe le questioni al Senato con un’interrogazione a cui rispose il ministro Lamorgese, annunciando un incremento del contingente militare e l’aumento delle riammissioni in Slovenia. Impegni che verificherò con una nuova interrogazione parlamentare”. Lo scrive in una nota Franco Dal Mas, senatore di Forza Italia eletto in Fvg.
“Secondo i dati Frontex ci sarebbero decine di migliaia di persone ai confini dell’Ue pronte a percorrere la rotta verso l’Italia: gli abitanti e gli amministratori locali del Friuli Venezia Giulia, in particolar modo quelli dei piccoli comuni, chiedono legittimamente interventi risolutivi, perché la rotta balcanica non è un fenomeno carsico che riemerge in presenza dell’emergenza sanitaria, ma un fiume che scorre impetuosamente e ininterrottamente da anni senza che nessuno o quasi ponga un argine”, conclude Dal Mas.