“Apprezzamento per il lavoro delle forze dell’ordine” viene espresso dall’eurodeputata del MoVimento Sabrina Pignedoli, dalla portavoce alla Camera Sabrina De Carlo e dal capogruppo pentastellato in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Cristian Sergo, per le indagini della Guardia di Finanza di Pordenone che hanno portato alla scoperta di un traffico illecito di rifiuti tra Italia e Cina, che fa seguito a quelle della Polizia stradale di Udine (in entrambi i casi con il coordinamento della Procura distrettuale antimafia di Trieste) che hanno smascherato un’altra attività illecita verso il Camerun e il Ghana.
“Allo stesso tempo – continuano i portavoce M5S– non può che esserci preoccupazione per quanto emerso: temiamo possa essere soltanto la punta dell’iceberg dell’attività illecita sul nostro territorio. Troppo spesso i controlli ordinari non permettono di scoprire queste azioni, anche per la diffusa convinzione che la nostra regione sia esente da affari criminali. Grazie alle forze dell’ordine, questi illeciti vengono a galla, ma è necessaria una spinta culturale affinché non siano solo i magistrati ad intervenire, perché quando lo fanno loro significa che ormai è troppo tardi”.
“Spesso veniamo accusati dalle altre forze politiche di alimentare la politica del sospetto – conclude Sergo -, quando in realtà puntiamo l’attenzione sulla presenza di attività criminali che, purtroppo, non risparmiano il Friuli Venezia Giulia”.
“La criminalità si organizza su scala sempre più internazionale e le dimensioni della frode scoperta dagli investigatori ci impongono di alzare ulteriormente la guardia contro sistemi delinquenziali talmente articolati da assumere l’aspetto di un’industria parallela. Complimenti alla procura di Trieste che ha coordinato le complesse indagini e a tutte le forze dell’ordine che hanno sgominato questo traffico illecito e dannoso per le imprese sane. Importante portare alla luce anche connivenze e zone d’ombra che hanno consentito la costruzione di questo meccanismo”. Lo dichiara la senatrice Tatjana Rojc (Pd), a proposito dell’operazione ‘Via della Seta’, che ha scoperto un patto tra criminalità italiana e cinese riguardante una maxi frode fiscale internazionale, riciclaggio e traffico illecito di rifiuti.