Ci sono pochissime speranze di avere un altro vettore aereo in grado di coprire le rotte dal Trieste Airport su Roma e Milano al momento lasciate scoperte da Alitalia. L’assessore regionale alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti non usa mezzi termini sull’isolamento del Friuli Venezia Giulia definendo “inaccettabile” la situazione. “Non è possibile che una regione distante dai centri nevraligi nazionali e internazionali sia tagliata fuori in questo modo”, commenta Pizzimenti.
“Ci siamo confrontati più volte con Alitalia e Trenitalia, ma la realtà si scontra con i dati di fatto, che sono assolutamente negativi. Cercare un’altra compagnia aerea non è così banale: Ryanair e Volotea ci sono, ma vanno in destinazioni diverse e, di norma, non fanno queste tipologie di viaggi, preferendo mete turistiche”. Quindi le alternative al vettore ‘di bandiera’, al momento, non si vedono.
Entro il 2020, invece, dovrà arrivare il nuovo contratto per il trasporto ferroviario regionale, un tema che in passato aveva scatenato qualche tensione con Trenitalia. Nella discussione, però, non rientrano i convogli a lunga percorrenza, come le Frecce, che al momento non sono ancora ripartite a pieno regime, contribuendo a isolare ulteriormente il Fvg.
Sul ‘caso’ scende in campo anche la politica. I deputati di Forza Italia eletti in Friuli Venezia Giulia Sandra Savino e Roberto Novelli hanno inviato una lettera al commissario straordinario e al direttore generale di Alitalia per richiedere un incontro e sollecitare la riattivazione delle tratte aeree giornaliere tra Trieste e Roma. “L’isolamento di Trieste dalla capitale d’Italia è del tutto inaccettabile per tutto il Friuli Venezia Giulia”, scrivono i deputati azzurri, evidenziando come le conseguenze della cancellazione della tratta sull’economia e sullo sviluppo della regione saranno pesantissime, tanto più in un momento particolarmente complesso come quello attuale.
“La compagnia di bandiera italiana ha il dovere di garantire collegamenti tra le principali città, dovere che dovrebbe essere ancora più sentito, alla luce delle ingenti somme di denaro pubblico che nel corso degli ultimi anni sono state versate dallo Stato con l’unica finalità di scongiurare il fallimento” concludono Savino e Novelli invitando i vertici di Alitalia a rivedere le decisioni e ripristinare i collegamenti tra Trieste e Roma.
“Far ripartire aerei e treni in Friuli Venezia Giulia è un impegno di tutti, ma deve esserlo prima di tutti di chi governa la Regione, che deve avere autorevolezza, capacità di sedersi ai tavoli e ottenere ogni tanto qualche risultato”, attacca, invece, il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, in merito ai problemi di collegamento aereo e ferroviario tra il Friuli Venezia Giulia e, in particolare, Roma.
Per l’esponente dem “non funziona il ‘Fedriga di lotta e di governo’, che fa la voce grossa e poi scarica sempre su altri i suoi insuccessi: inizi a risolvere qualche problema e non faccia solo battaglia di partito. Il presidente della Regione – precisa Shaurli – dovrebbe saper coinvolgere tutti i parlamentari e le Istituzioni a difesa degli interessi del terrirorio”.
“Qui parliamo del futuro del Friuli Venezia Giulia, che rischiamo di vedere sempre più marginalizzato anzi sempre più ‘venetizzato” e – aggiunge Shaurli – se c’è un colpevole dell’isolamento della nostra regione questi è chi la regione dovrebbe governare tutelare”.