Il Consiglio delle autonomie locali ha espresso oggi parere favorevole unanime a due deliberazioni della Giunta del Friuli Venezia Giulia, rispettivamente sul Piano regionale di supporto alla popolazione anziana fragile 2021-2023 e sul Programma regionale di finanziamento in materia di politiche di sicurezza integrata per l’anno 2021. Parere favorevole unanime ha registrato anche la proposta di legge 134 che reca disposizioni regionali in materia di governo del territorio e realizzazione di parchi e impianti fotovoltaici a terra.
Per quanto riguarda il Piano di supporto alla popolazione fragile, il vicegovernatore con delega alla Salute ha salutato con favore gli approfondimenti prodotti in sede di Commissione regionale e il raggiungimento di un punto di intesa su tutte le parti del provvedimento.
L’assessore regionale alla Sicurezza, a sua volta, ha ricapitolato le caratteristiche della delibera sulla sicurezza integrata, già approvata in via preliminare, che stabilisce ulteriori risorse alla luce della legge 5 del 2001 per un valore di 1.105.000 euro a completamento del Programma di sicurezza 2021 da 2,7 milioni di euro già licenziato in via definitiva lo scorso febbraio. I finanziamenti in questione riguardano le sedi di Polizia locale e l’acquisto di strumentazioni. Ricordando che dal 2019 al 2020 in Friuli Venezia Giulia si è assistito a un calo generalizzato dei reati, tranne le truffe informatiche e le violenze sessuali, l’assessore ha evidenziato l’utilità dell’Osservatorio previsto dalla legge 5 per poter disporre di un monitoraggio più sofisticato, rispetto ai semplici dati nazionali, sull’evoluzione della criminalità in Friuli Venezia Giulia. Per quanto riguarda il prossimo anno, come ha spiegato l’assessore, non vi sarà più la necessità di una doppia deliberazione sul Programma di sicurezza perché la legge 5 sarà a regime.
Infine, la proposta di legge 134, che origina dai banchi dell’opposizione consiliare, si prefigge di individuare le aree regionali non idonee agli impianti fotovoltaici a terra, di approfondire la tecnologia dell’agrivoltaico, la quale implica pannelli più piccoli e installabili dagli stessi agricoltori anziché da società esterne, e, terzo e ultimo punto, di varare un sistema di incentivi regionali che orienti la collocazione del fotovoltaico a terra in aree industriali ed ex militari dismesse anziché in aree agricole e naturali.
“Dal Cal è arrivata una risposta unanime e trasversale di fronte a una vera emergenza che sta riguardando la nostra regione con migliaia di ettari a rischio di coprirsi di parchi fotovoltaici a terra, trasformando irrimediabilmente la nostra campagna e il nostro paesaggio. L’obiettivo delle energie rinnovabili è una sfida di tutti ma non la vinceremo con l’incontrollato consumo di suolo o con il mercato senza regole”. Lo afferma il consigliere regionale e segretario Pd Fvg Cristiano Shaurli, dopo che il Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) del Friuli Venezia Giulia ha espresso parere favorevole all’unanimità sulla proposta di legge n. 134 “Disposizioni regionali in materia di governo del territorio e realizzazione di parchi e impianti fotovoltaici a terra”, a prima firma dello stesso Shaurli.
“La norma chiede alla Regione di individuare subito le aree non idonee – spiega Sahurli – di mettersi al fianco dei nostri Comuni e di incentivare l’installazione degli impianti fotovoltaici sugli edifici e, se necessaria la collocazione a terra, di individuare aree ex industriali e militari dismesse”. “Tutelare il nostro territorio naturale, il nostro paesaggio e agricoltura, riqualificare e bonificare aree abbandonate è una sfida da affrontare subito e – aggiunge l’esponente dem – i sindaci ogni giorno sul territorio e a contatto con i cittadini lo hanno capito subito e credo apprezzato, anche portando il loro contributo”.