Il caso degli esuberi alla Zml di Maniago, previsti nel piano di riorganizzazione aziendale per il prossimo biennio, approda in Consiglio regionale grazie all’interrogazione del consigliere regionale del Patto per l’Autonomia Giampaolo Bidoli, che ha raccolto le preoccupazioni delle parti sindacali e degli amministratori locali sul futuro dell’azienda, “fondamentale presidio occupazionale e sociale per tutto il territorio, insieme alle altre imprese della zona industriale di Maniago”.
Bidoli ha chiesto alla Giunta “quali azioni intenda adottare per garantire una ricomposizione della vicenda, a tutela sia dei lavoratori sia del tessuto produttivo locale e regionale”. Rassicurato dall’assessore Rosolen in merito alla disponibilità dell’azienda a predisporre un piano di riorganizzazione in maniera condivisa, Bidoli evidenzia come la Zml, “anche attraverso gli strumenti normativi e finanziari messi a disposizione dalla Regione, possa e debba cercare di riposizionarsi sul mercato. Sarà fondamentale scongiurare l’impoverimento delle risorse professionali eliminando figure di alta specializzazione e investire nel miglioramento degli impianti produttivi”, conclude Bidoli, che sollecita a mantenere alta l’attenzione sugli sviluppi della situazione.
“La trattativa riguardante la Zml Industries spa, avviata fra le parti, sembra possa portare a una diminuzione delle eccedenze dichiarate da 90 a 68. Con i lavoratori che potrebbero essere messi in quiescenza, la ricollocazione di personale in altre aziende del Gruppo Cividale – di cui l’azienda di Maniago fa parte – dovrebbe riguardare alla fine una trentina di persone”, ha detto Rosolen.
“L’azienda – ha spiegato Rosolen – si è già dichiarata formalmente disponibile ad avviare un percorso di cassa integrazione guadagni straordinaria per riorganizzazione aziendale della durata di 18 mesi a partire dall’1 aprile 2021. Riorganizzazione che potrebbe portare all’utilizzo di alcuni strumenti del provvedimento SviluppoImpresa”.
“La cassa integrazione – ha aggiunto – potrebbe essere appunto funzionale anche alla realizzazione di un piano di gestione delle eccedenze quanto più possibile fondato su strumenti condivisi per affrontare l’esubero di personale”.
“In questo senso – ha precisato Rosolen – già nei prossimi giorni la trattativa con le organizzazioni sindacali proseguirà affrontando il tema di una possibile – parziale – ricollocazione delle eccedenze presso altre aziende del Gruppo Cividale”.
“Saranno anche analizzate le possibilità di accesso, quanto più esteso possibile, ai requisiti della quiescenza da parte dei lavoratori in esubero durante il periodo complessivo di fruizione degli ammortizzatori sociali Cigs e Naspi. Opzione, quest’ultima, che – ha concluso Rosolen – potrebbe riguardare circa trenta persone”.