“Irresponsabile e contrario a ogni logica il trasferimento di 5 cinque detenuti da Bologna al carcere di Tolmezzo, completamente ignorato il problema del sovraffollamento”. E’ quanto affermano Omar Gardiman e Laura Botti, rispettivamente coordinatore e tesoriere di +Europa Udine.
“L’ultima cosa di cui c’è bisogno ora è il trasferimento di detenuti, a maggior ragione se positivi al virus, in altre strutture – proseguono nella nota congiunta -. Questa scelta si scontra con qualsiasi principio di logica e di buona gestione del sistema carcerario, amplia invece di limitare una situazione di pericolo per la salute dei detenuti e di chi sta loro vicino, aggiunge pressione a una comunità locale già provata dalla situazione di emergenza sanitaria. Inoltre, vanno a rilento le procedure per garantire almeno una minima sicurezza: in base alle segnalazioni ricevute dall’osservatorio carceri dell’Unione Camere Penali, per motivi non precisati non sarebbero ancora state consegnate le mascherine fornite dai familiari dei detenuti.
Infine, segnaliamo che tra i 5 trasferiti si trova anche un recluso (in attesa di giudizio) affetto da diabete e altre gravi patologie”.
“Negli istituti penitenziari, l’emergenza sanitaria si somma all’emergenza del sovraffollamento, un problema verso il quale le nostre istituzioni hanno fatto sentire, di nuovo, soltanto un silenzio assordante. E’ estremamente difficile attenersi alle norme per il contenimento del virus applicate all’esterno – proseguono Gardiman e Botti -. Il carcere di Tolmezzo ospita 225 detenuti a fronte di una capienza di 149, con un tasso di affollamento del 151% (dati Osservatorio Antigone). C’è urgente bisogno di alleggerire il sovraffollamento trasferendo agli arresti domiciliari tutti i detenuti che ne hanno i requisiti, per garantire il rispetto dei diritti di chi è privato della libertà sotto la custodia dello Stato, degli agenti di polizia penitenziaria e delle rispettive famiglie. Secondo la stima dell’Osservatorio Antigone, sono almeno 10.000 le persone che hanno un fine pena breve, presentano diverse patologie o appartengono alle fasce d’età più a rischio”.
“Di ciò che sta succedendo nelle nostre carceri, in merito alla gestione dell’emergenza sanitaria, dovremo rendere conto anche alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo – sottolinea +Europa Udine -, che si dovrà pronunciare riguardo a una possibile violazione dell’art. 3 CEDU per trattamenti inumani e degradanti nei confronti di un detenuto della casa circondariale di Vicenza. Chiediamo che venga fatta chiarezza su quanto accaduto nelle carceri di Bologna e di Tolmezzo – concludono Omar Gardiman e Laura Botti – e condividiamo l’atto formale di protesta del Sindaco di Tolmezzo Francesco Brollo rivolto, oltre che alla DG Detenuti e Trattamento del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, al Ministro Bonafede, al Presidente Fedriga e al Vice-Presidente Riccardi”.
“Chiarezza su quanto accaduto nelle carceri di Bologna e di Tolmezzo”
Omar Gardiman e Laura Botti (+Europa Udine) condividono l'atto formale di protesta del sindaco tolmezzino Francesco Brollo
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