“È ammissibile, per lo meno dal punto di vista dell’opportunità, che a un’iniziativa di una parte politica possa prendere parte un dirigente statale al vertice dell’ente che governa una delle più importanti infrastrutture della nostra regione, come il porto di Trieste?”. Lo chiedono Sandra Savino (deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia), Giuseppe Nicoli (capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale), Mara Piccin (consigliere regionale azzurra) e Alberto Polacco (capogruppo forzista in consiglio comunale a Trieste), annunciando interrogazioni rispettivamente rivolte al governo Conte e alle giunte Fedriga e Dipiazza in merito alla “partecipazione del segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale, Mario Sommariva, a una conferenza stampa del Pd, nella quale la deputata Debora Serracchiani ha esposto una sua proposta di legge sul porto franco di Trieste”.
“Appare sempre più evidente – osservano i forzisti – che l’Autorità, ente pubblico dotato di autonomia amministrativa, ma assoggettato alla vigilanza dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sia sempre più unico artefice del destino della portualità giuliana. Riteniamo che i cittadini del Fvg debbano apprendere ogni particolare sullo sviluppo delle aree di competenza dell’Autorità e dei rapporti commerciali internazionali che si intendono porre in essere, su tutti quelli con la Cina. Non soltanto, al momento, si continua ad apprendere di questi sviluppi dalla stampa, ma i vertici dell’Autorità partecipano anche a iniziative politiche di parte, aspetto che riteniamo inopportuno. Governo, Regione e Comune non possono restare indifferenti e devono esprimere nel merito”.