“Mi dispiace. Davvero. Una tragedia epocale come la Shoah non merita di essere strumentalizzata e svilita così, per meri interessi partitici: la sinistra, facendo mancare i numeri al Consiglio comunale per conferire la cittadinanza onoraria alle comunità ebraiche ha tradito i valori della lotta all’antisemitismo e della memoria, gli stessi che la senatrice Segre sta portando avanti. Dovrebbero chiedere scusa”. Il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, non usa mezzi termini per condannare il comportamento dei consiglieri del centrosinistra usciti al momento del voto sulla mozione per concedere la cittadinanza alla comunità ebraica.
“La minoranza ha finalmente tolto la maschera, mettendo in luce tutta l’ipocrisia che sta dietro la proposta della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre: volevano semplicemente mettere una bandierina, obbedendo, come sempre, agli ordini che arrivano dallo stato maggiore della sinistra nazionale. Nel momento in cui gli è stato chiesto di riconoscere l’abominio della più grande tragedia del secolo scorso, la Shoah e di mandare anche un messaggio chiaro di condanna al un nuovo antisemitismo strisciante che si sta diffondendo anche in Europa, conferendo la cittadinanza onoraria alle Comunità ebraiche hanno perso la testa e hanno fatto marcia indietro. Vergogna”, attacca ancora Ziberna.
“Ma non si sono limitati a fuggire dal voto di coscienza, libero e non imposto dall’alto, che avrebbe riconosciuto davvero il dramma e il dolore di milioni di ebrei perseguitati e uccisi dai nazisti e dei loro familiari ma hanno anche offeso le Comunità ebraiche paragonandole ad associazioni di ciclisti. Questa è la sinistra. Incapace di andare oltre il luogo comune, incapace di produrre un pensiero critico che non sia quello ideologico preconfezionato, incapace di provare sentimenti veri ed empatici. E’ stata persa un’occasione storica di far partire un messaggio forte da Gorizia contro l’antisemitismo, facendo sentire una vera vicinanza alle comunità ebraiche che sono al centro di nuovi attacchi. Davvero una brutta pagina per la nostra città”.
Ziberna chiude, quindi, evidenziando un ulteriore aspetto della vicenda. “Giusto per far capire che l’astio nei confronti di Gorizia e della sua storia, c’è chi, in Consiglio comunale, non ha esitato, ancora una volta a giustificare la violenza, quella perpetrata alla fine della Seconda Guerra Mondiale contro i cittadini goriziani, centinaia dei quali sono stati deportati e infoibati. In sostanza è stato detto che si è trattato di azioni giustificabili in quanto reazioni contro ciò che avevano fatto i fascisti. Un atteggiamento molto pericoloso, volto a manipolare la storia per giustificare immani tragedie come quella delle foibe. E questi sono gli stessi che poi vengono a darci lezioni di morale. No, la sinistra è bene che queste lezioni cominci a farle a se stessa”.
“Il sindaco Ziberna e la sua compagine sono arrivati al punto di proporre una mozione che pretende di parlare di antisemitismo e ha il coraggio di utilizzare la parola ‘razza’, riproponendo un linguaggio che ci riporta al clima delle leggi razziali”. Lo afferma il capogruppo dem nel Consiglio comunale di Gorizia, Marco Rossi, replicando al sindaco Rodolfo Ziberna che ha censurato il gruppo Pd in occasione del voto della mozione presentata della Giunta per tutte le comunità ebraiche, in alternativa a quella per la cittadinanza onoraria alla senatrice Segre.
Il capogruppo dem indica che “perfino diversi componenti della maggioranza, durante la seduta del Consiglio, hanno preso le distanze dall’atteggiamento della giunta Ziberna, riconoscendo l’errore e invitando a ritirare la mozione, proprio come ha fatto il centrosinistra”.
“Durante la seduta è emerso anche il fatto che – puntualizza Rossi – l’Unione delle Comunità Ebraiche italiane, oggetto della mozione, non era nemmeno stata interpellata o informata di questa iniziativa, a riprova della strumentalità dell’atto che si voleva approvare”.
Per Rossi “la vera chiusura è proprio di Ziberna, che rivendica un documento venato da toni nazionalisti con il quale ha voluto impedire di votare la solidarietà a una sopravvissuta dal Lager. Purtroppo, messa alla prova su temi fondamentali, la destra sta dando il peggio di se stessa da Gorizia al Consiglio regionale”.