A margine dell’inaugurazione del museo Calligaris, il governatore Massimiliano Fedriga ha anticipato ai microfoni di Telefriuli che il Fvg sta studiando un suo piano per utilizzare il Recovery Fund, che sarà pronto per metà ottobre, coinvolgendo anche i Comuni, con un focus sulle infrastrutture.
“E’ tutto difficile perchè, oltre a un mancato coinvolgimento del territorio da parte del Governo, denunciato anche in sede di Conferenza delle Regioni, noi non sappiamo cosa Anas, Ferrovie o Autorità portuale abbiano chiesto per il Fvg”, denuncia Fedriga. “Questo significa che il braccio destro non sa cosa faccia il sinistro…”.
“Questi soldi servono per i cittadini per sviluppo, posti di lavoro e per guardare al futuro. Noi punteremo sulle infrastrutture, sui collegamenti e le ferrovie, ma serve una visione d’insieme per il territorio, sulla quale poi fare sintesi. A sua volta, poi, il Governo dovrà armonizzare le richieste delle Regioni. Per questo coinvolgeremo anche i sindaci, perchè sono una parte fondamentale. Non faremo l’errore del Governo: le cose si fanno bene se si fanno in squadra”.
Non si fa attendere la replica del segretario del Pd Fvg, Cristiano Shaurli. “Intanto prendiamo atto che ora Fedriga apprezza i soldi dell’Europa che fino a pochi mesi fa puzzavano”, replica a Fedriga, che ha lamentato “un mancato coinvolgimento del territorio da pare del Governo”.
“Magari – aggiunge Shaurli – un giorno smetterà anche con le bugie spacciate ai nostri cittadini. Fedriga sa benissimo che le Regioni saranno coinvolte nella stesura del Recovery Plan: lo ha ripetuto ieri il ministro Amendola e nella stessa Conferenza delle Regioni è stato costituito un gruppo di lavoro interregionale. Certo non c’è Fedriga ma gli altri presidenti anche di centrodestra non si stanno lamentando ma stanno lavorando da tempo sulle loro progettualità, perché sanno – conclude Shaurli – che non ci saranno centinaia di microprogetti, ma pochi grandi progetti incardinati sui grandi temi della transizione ecologica, di quella digitale e dell’inclusione sociale”.