Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, scrive al presidente sloveno, Borut Pahor, per dirgli che condivide le sue preoccupazioni per il clima che si registra talvolta in Europa. Una lettera importante, diffusa dalla Presidenza slovena, che nei giorni scorsi aveva protestato con Mattarella per quelli che aveva giudicato gli eccessi di alcuni politici italiani nel corso della cerimonia per il Giorno del Ricordo alla Foiba di Basovizza.
Nella lettera a Pahor, Mattarella è esplicito e dice che anche lui constata “un inasprimento dei toni, una minore considerazione per le opinioni altrui, eccessi verbali che non dovrebbero aver posto nella nostra comune casa europea”.
E sulle Foibe è altrettanto chiaro. “Fu una grande tragedia nella quale singoli, famiglie, comunità si trovarono travolte da vicende ben più grandi di loro”. E’ per ricordare quella “grande tragedia”, aggiunge Mattarella, “che l’Italia ha istituito la Giornata del Ricordo, per onorare le vittime, essere vicini alle famiglie di coloro che dovettero lasciare le proprie case e recuperare intorno a loro un clima di solidarietà che l’Italia dei primi anni del Dopoguerra non assicurò loro”.
A contribuire a rasserenare il clima dei rapporti fra l’Italia e i sui vicini nei Balcani, arrivano anche le dichiarazioni del primo ministro croato Andrej Plenkovic, che dice di aver accettato le scuse del Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. “Tajani – spiega Plenkovic – ha chiarito il contesto delle sue affermazioni e mi aspetto che in futuro simili affermazioni non si ripetano”.
Ieri Tajani, dopo un incontro con gli eurodeputati croati e sloveni, si era scusato per le sue dichiarazioni alla foiba di Basovizza, dove aveva esaltato “l’Istria italiana” e “la Dalmazia italiana”.