Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato quattro nuove Ordinanze sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia che si è riunita ieri.
Le Ordinanze, che saranno in vigore dal 17 gennaio, collocano in area arancione il Friuli Venezia Giulia, assieme ad Abruzzo, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle d’Aosta e in zona rossa Lombardia, Sicilia e Provincia Autonoma di Bolzano.
Complessivamente, quindi, la mappa dell’Italia vede:
area gialla: Campania, Basilicata, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Toscana;
area arancione: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Veneto, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta;
area rossa: Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Sicilia.
Restano in zona arancione, come da Dpcm del 14 gennaio, Calabria, Emilia Romagna e Veneto.
“Le ordinanze sono costruite sulla base di dati oggettivi e indirizzi scientifici. Hanno la finalità di contenere il contagio in una fase espansiva dell’epidemia. Per questo rispettarle è decisivo se non si vuol perdere il controllo del contagio” ha detto Speranza.
Qui, il testo dell’ordinanza che interessa il Fvg, in vigore dal 17 al 31 gennaio
LE REGOLE DELLA ZONA ARANCIONE. Tra nuovo Dpcm (in vigore fino al 5 marzo) e decreto-legge, le principali novità sono lo stop agli spostamenti tra Regioni fino al 15 febbraio (con l’eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute e il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione).
Stando alle ultime interpretazioni, però, sarà consentito andare nella seconda casa anche fuori dalla propria regione. Nel testo, infatti, si legge che è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, senza la specifica esclusione relativa alle seconde case. Per abitazione ha precisato Palazzo Chigi s’intende dunque anche una seconda dimora, anche in affitto. Restano, però, due limitazioni: non si può considerare ‘seconda casa’ un’abitazione affittata per breve tempo e potrà spostarsi soltanto il nucleo familiare. Si potrà poi rientrare nella residenza o nel domicilio in qualsiasi momento.
In zona arancione, vale il principio dello spostamento solo all’interno del proprio comune, salvo motivi di necessità, salute o lavoro. Nel caso è sempre utile avere con se l’autocertificazione pre-compilata (scaricala qui). Rimane la deroga per i comuni fino a 5.000 abitanti: in questo caso ci si può muovere per una distanza non superiore a 30 chilometri dai confini, ma non verso i capoluoghi di provincia.
Fino al 5 marzo è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi per andare a trovare amici o parenti in un’altra abitazione privata, tra le 5 e le 22 (resta sempre in vigore il coprifuoco), a un massimo di due persone (più minori di 14 anni e persone non autosufficienti).
Tale spostamento, in zona arancione, può avvenire solo all’interno dello stesso Comune, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti.
Sono chiusi bar e ristoranti. L’asporto è sempre consentito per i ristoranti mentre per bar, gelaterie e pasticcerie potrà avvenire solo tra le 5 e le 18; la consegna a domicilio è sempre consentita. In tutti i casi rimane il divieto di consumare cibi e bevande nelle adiacenze dei locali pubblici.
La ristorazione negli alberghi e nelle altre strutture ricettive è consentita senza limiti di orario ma solo ai clienti che sono alloggiati nell’hotel.
I negozi saranno regolarmente aperti durante la settimana, mentre per i centri commerciali scatta la chiusura nel weekend, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Si può fare attività sportiva individuale nell’ambito del proprio comune. Restano chiuse palestre e piscine. Stop anche agli impianti da sci, almeno fino al 15 febbraio.
Restano chiusi cinema e teatri e anche i musei, dal momento che l’apertura è consentita solo in area gialla.