Una Gorizia blindata è quella che si è ritrovata a doversi dividere tra la commemorazione della X Flottiglia Mas in Municipio e la contromanifestazione del’Anpi, con ampio schieramento di forze dell’ordine.
Nel palazzo comunale una breve cerimonia dell’associazione di ex combattenti, assieme ad altri sodalizi d’arma, con la deposizione di una corona sotto il monumento dei dipendenti comunali deportati nel maggio 1945. “Sono solamente tre anni che veniamo ricevuti con queste proteste, da quasi trent’anni arriviamo qui in questo periodo, ovvero per commemorare la Battaglia di Tarnova, i caduti della X Mas e chi è morto combattendo contro i titini”, precisa la presidente dell’associazione combattenti X Mas, Fiamma Morini.
“Sono tre anni che vediamo queste proteste. Non veniamo a cantare ‘Eja Eja Alalà’, ‘Viva Mussolini’ o ‘Viva il Fascio’, ma commemoriamo dei morti. Gorizia ci ha sempre accolto con grande gioia e passione. Da qualche anno c’è un gruppo che protesta per la nostra presenza qui. Non ne capiamo il perché, ma abbiamo visto anche la sentenza del giudice al quale si sono rivolti ci ha dato ragione”.
E sulla chiusura del Municipio da parte della Prefettura sottolinea che si tratta di misure “per evitare che accadano cose spiacevoli che noi non vogliamo, perché non abbiamo mai avuto l’occasione di protestare contro queste persone. Siamo sempre stati ricevuti dal Sindaco o dal vicesindaco con i nostri labari e con le nostre insegne. Ci hanno sempre riconosciuti come persone che vengono a ricordare i caduti per l’italianità”.
Per quanto riguarda la presenza di Casapound all’esterno, invece, ricorda come “sia una decisione loro, anche se possiamo condividere l’amore per la Patria. Ma la X Mas non ha nulla di politico”.
A rappresentare l’amministrazione comunale l’assessore Arianna Bellan, che ha ricordato: “Oggi abbiamo ricordato anche coloro che sono stati deportati nel 1945. Il sindaco lo ha più volte sottolineato: la casa comunale sarà sempre aperta per chi vorrà ricordare i propri caduti, indipendentemente dalle ideologie o dai partiti”.
Dall’altra parte il corteo antifascista organizzato dall’Anpi di Gorizia e da altre realtà che, partito dal Parco della Rimembranza, ha raggiunto piazza Vittoria dove si è tenuto il comizio. E c’è chi, portando la bandiera della Jugoslavia, si è pure vestito da partigiano titino. “Abbiamo cercato per tutto il 2019 di convincere il Sindaco di Gorizia a non ricevere la X Mas, ma non ci siamo riusciti”, sottolinea Anna di Gianantonio, presidente dell’Anpi di Gorizia.
“Va ricordato che fu una formazione militare di fanteria, dal ’43 in poi, in funzione antipartigiana che qui si macchiò anche di numerosi crimini, tanto che venne allontanata dagli stessi tedeschi. La Battaglia di Tarnova, tra l’altro, venne persa dalla X Mas. La manifestazione si è fatta ugualmente e noi siamo scesi in piazza”, ha concluso la presidente dell’Anpi goriziana.