Da oggi, in Austria è in vigore un lockdown generale su tutto il territorio nazionale. Le misure sono previste per un massimo di venti giorni (fino al 12 dicembre, tranne che per l’Alta Austria dove proseguirà fino al 17 dicembre), con una valutazione della situazione prevista tra dieci giorni. Poi, a quanto annunciato dal cancelliere Alexander Schallenberg, si tornerà al lockdown differenziato per i non vaccinati.
Nel frattempo, il Governo imporrà anche l’obbligo vaccinale per tutti a partire dall’1 febbraio 2022. L’Austria diventerà così il primo Paese d’Europa a introdurre l’immunizzazione obbligatoria ai suoi cittadini. E la terza dose potrà essere somministrata dopo quattro mesi dal completamento del ciclo primario.
Decisione durissime, dettate dai numeri drammatici della quarta ondata, che hanno già mandato in tilt diversi ospedali, ma che non ha mancato di sollevare polemiche e contestazioni, con grandi manifestazioni di piazza, soprattutto nella capitale Vienna.
Come funziona il lockdown austriaco? In base al testo della direttiva emanata dal Ministro austriaco della Salute, in tutto il territorio federale si potrà lasciare la propria abitazione solamente in casi eccezionali, quali:
per evitare un imminente pericolo per la propria persona o i propri beni;
per cure assistenziali e per dare aiuto a persone in stato di bisogno;
per necessità della vita a livello quotidiano, tra cui visite al proprio partner/coniuge, o a un parente stretto (genitori, figli e fratelli) così come ad una persona con la quale si ha un legame particolarmente stretto;
per l’acquisto dei beni di prima necessità e quindi per accedere ad aree dedicate a clienti, in quegli esercizi commerciali di prima necessità (negozi di generi alimentari, farmacie, drogherie, uffici postali, tabaccai, officine meccaniche per automezzi o biciclette, banche, ecc.);
per visite mediche, per ricevere una vaccinazione anti-SARS-Covid-19 o per eseguire un test SARS-CoV-2;
per soddisfare i bisogni abitativi, per necessità di tipo religioso, come visite a cimiteri o visite individuali a luoghi di culto, e infine per la cura degli animali;
per motivi di lavoro o studio;
per passeggiate o sport all’aperto (ai fini di recupero fisico e mentale);
per appuntamenti improrogabili innanzi ad autorità amministrative o giudiziarie;
per partecipare ad appuntamenti elettorali;
per partecipare a eventi ai quali sono presenti più persone (consentiti in casi eccezionali, quali finalità di lavoro).
ATTIVITA’ CHIUSE. Tutti gli esercizi commerciali, esclusi quelli di prima necessità, resteranno chiusi. Ciò vale anche per i servizi alla persona (come parrucchieri ed estetisti). Tutte le attività del tempo libero saranno chiuse, così come tutte le istituzioni culturali (teatri, musei, biblioteche, cinema, sale concerti, ecc.). Tutti i ristoranti (così come i caffè, i bar e simili) saranno chiusi al pubblico, tranne le mense scolastiche, ospedaliere o in case di cura. I servizi take-away saranno consentiti, ma la consumazione non potrà avvenire nel raggio di 50 metri dal luogo di vendita.
Anche le strutture alberghiere saranno chiuse – sono escluse le prenotazioni per motivi di lavoro, per necessità di massima urgenza o per quegli ospiti la cui data di check-in è antecedente l’entrata in vigore del lockdown.
Gli istituti scolastici, le scuole materne e gli asili nido resteranno aperti, ma senza obbligo di frequenza e con l’appello da parte del governo a tenere a casa i bambini e i ragazzi, ove possibile. A scuola dovrà essere indossata una mascherina in tutti i locali al chiuso.
Il Governo raccomanda vivamente il ritorno al lavoro da casa ove possibile. Resta in vigore l’obbligo di certificazione verde 3G per accedere al luogo di lavoro.
L’obbligo di indossare una mascherina FFP2 è stato ampliato a tutti i luoghi al chiuso, compresi i luoghi di lavoro (tranne nel caso in cui siano presenti protezioni individuali di altro tipo).
Viene reintrodotta la distanza di sicurezza di due metri (da osservare in tutti i luoghi pubblici, al posto di lavoro, negli ospedali e case di cura nonché nei mezzi pubblici).
Eventi sportivi professionali saranno chiusi al pubblico. Gli sport di gruppo sono vietati. E’ consentito lo sport all’aperto (ma soltanto con persone dello stesso nucleo familiare e solo tipologie di sport senza contatto fisico). Rimarranno aperte le piste per il pattinaggio su ghiaccio e gli impianti sciistici. Tuttavia è richiesta la certificazione 2G (vaccino o guarigione) per l’accesso alle piste per il pattinaggio e l’uso delle seggiovie e skilift. Inoltre, c’è l’obbligo delle mascherine FFP2 nelle funivie e seggiovie con copertura delle cupole nonché nei guardaroba.
I pazienti in strutture ospedaliere o case di cura potranno ricevere visite solamente da chi potrà esibire una certificazione verde 2G unitamente a un test PCR negativo. E’ consentito un visitatore per paziente a settimana (in caso di soggiorni ospedalieri superiori a una settimana). Nelle case di cura saranno ammessi solamente due visitatori per ospite al giorno, in ospedale un visitatore per paziente e settimana.