Dopo le pressioni del Comitato Ambiente Bene per la Comunità, il sindaco di San Vito al Tagliamento Antonio Di Bisceglie, d’intesa con la Regione, ha modificato la convocazione dell’inchiesta pubblica in merito all’ampliamento della Kronospan (qui il documento).
L’appuntamento, inizialmente fissato per mercoledì 9 giugno, alle 17, nella sede aziendale, è stato spostato – mantenedo giorno e orario – nell’auditorium centro civico di via Manfrin.
“In riferimento al procedimento autorizzativo relativo al progetto di ampliamento di Kronospan Italia e a seguito dello spostamento della sede dell’inchiesta pubblica prevista per domani”, precisa l’azienda in una nota, “nell’ottica di massima trasparenza che abbiamo sempre tenuto, riteniamo opportuno chiarire che – come convenuto con gli Enti preposti – la breve presentazione del progetto sarà condotta dalle autorità responsabili del procedimento. Kronospan Italia rinnova il proprio percorso di accoglienza a tutti coloro che sono interessati ad approfondire il piano di sviluppo industriale, utilizzando il consueto contatto appositamente aperto: [email protected]”.
“Il Tar del Fvg si è espresso oggi”, commentano dal comitato Abc, “riconoscendo l’assoluta inadeguatezza dello svolgimento dell’inchiesta all’interno degli spazi aziendali. Alla luce della nuova comunicazione del Comune, che individua l’auditorium come nuova sede dell’incontro, abbiamo ritirato la richiesta di sospensiva, mantenendo, però, il ricorso ordinario al tribunale amministrativo: oltre a contestare la validità dell’atto di convocazione dell’incontro pubblico (che mancava dei requisiti minimi di legge di un atto amministrativo), continuiamo, infatti, a ritenere che i tempi di convocazione, la poca pubblicità e le modalità di svolgimento stabiliti arbitrariamente dal sindaco, con partecipazione e interventi limitati, siano in aperto contrasto rispetto alle indicazioni nazionali ed europee di ampliamento e valorizzazione della partecipazione effettiva dei cittadini”.
“Siamo comunque estremamente soddisfatti che il Tar abbia riconosciuto fondata la nostra contestazione sul luogo scelto e che, davanti al giudice amministrativo, sia stato formalmente chiarito, da parte degli uffici regionali, che tutte le scelte operative adottate sono da imputare unicamente all’amministrazione comunale, smentendo in tal modo quanto finora sostenuto dal primo cittadino. Troviamo, infine, assolutamente ridicole e offensive le motivazioni addotte dall’azienda nel ritirare la disponibilità della sede, riportate nella comunicazione ufficiale del comune di San Vito, secondo cui, visto l’esacerbarsi degli animi, si temevano danni al patrimonio aziendale. Prendiamo atto che è in corso un’opera di delegittimazione di quanto portato avanti in maniera assolutamente democratica e legittima da parte dei cittadini, tesa unicamente a sminuire la sostanza delle contestazioni avanzate”, conclude il Comitato.