Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia presieduto da Piero Mauro Zanin, riunito per la prima volta in modalità telematica, ha approvato all’unanimità (46 voti favorevoli) il ddl 85 Emergenza Covid-19 contenente importanti misure di sostegno al territorio in occasione della pandemia da Coronavirus, ma anche il rinvio a una finestra tra il 4 ottobre e il 13 dicembre delle elezioni amministrative per Comuni in scadenza nel 2020.
Utilizzando per questa seduta d’Aula virtuale il voto elettronico a distanza, l’Assemblea legislativa Fvg è la prima in Italia ad adottare un sistema innovativo che, ha evidenziato Zanin, può diventare uno strumento di eccezionale supporto alla democrazia in questo periodo ma anche in prospettiva futura. “Questo Consiglio regionale rimarrà nella storia. Abbiamo portato a casa un risultato eccellente grazie all’impegno di tutti – ha commentato il presidente del Cr Fvg -. Si apre una stagione sperimentale che mette sempre più al centro la rappresentatività del territorio al processo decisionale. La data di oggi è uno spartiacque tra il prima e il dopo Covid-19. Dalla prossima seduta d’Aula, il sistema di voto sarà ulteriormente evoluto attraverso l’utilizzo di una app che consentirà di esprimere le preferenze direttamente dai rispettivi smartphone”.
Sul fronte delle Opposizioni, il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello, ha evidenziato in conclusione la necessità e l’opportunità di valorizzare questa esperienza di nuova generazione e creare una strategia del confronto per superare le grandi difficoltà del momento, operando in sintonia anche in ambito sanitario ed evitando di imporre senza condividere. Da parte sua, l’assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, ha sottolineato la svolta epocale rappresentata da questo Consiglio regionale in videoconferenza, respingendo però il mancato confronto con la Minoranza che, al contrario, c’è stato e ci sarà anche in futuro su tutti i temi.
LE MISURE. Sedici articoli di legge per contrastare ancora di più l’emergenza economico-sociale causata dalla Covid-19 alla popolazione del Friuli Venezia Giulia. Presentato dalla Giunta Fedriga, e oggi in parte emendato dall’Assemblea legislativa dietro indicazioni dello stesso Esecutivo regionale, il disegno di legge 85 “Ulteriori misure urgenti per far fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19” dispone alcune proroghe dei termini delle domande e dell’utilizzo degli incentivi regionali; l’erogazione, in via anticipata e fino al 90%, del pagamento degli incentivi già concessi e impegnati alla data di entrata in vigore del ddl 85; l’anticipo del 50% del contributo erogato nel 2019 agli enti, associazioni e istituzioni dei corregionali all’estero; la sospensione dei termini e degli effetti degli atti amministrativi rilasciati dalla Regione in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020, nonché la proroga di ulteriori sei mesi dei titoli edilizi aventi efficacia tra il 31 gennaio 2020 e la data di fine emergenza.
Nel ddl sono state inserite la continuità dell’erogazione degli incentivi per i percorsi di socializzazione e integrazione nei luoghi di lavoro delle persone disabili anche durante la sospensione di tali percorsi; agevolazioni per il sostegno delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie tramite il Fondo per l’autonomia possibile e per l’assistenza a lungo termine; deroghe alle prescrizioni del regolamento sui requisiti per l’erogazione dei servizi essenziali di assistenza nelle residenze per anziani, pur nel rispetto delle misure di sicurezza.
Inoltre, con l’articolo 4 dedicato al rinnovo degli organi comunali in scadenza nel 2020, il provvedimento punta ad allineare i turni elettorali per evitare le doppie consultazioni (chi in primavera e chi in autunno), stabilendo che gli organi eletti siano rinnovati nell’anno successivo a quello di scadenza del quinquennio, nel turno elettorale ordinario nel quale saranno rinnovati anche i Comuni che dovrebbero andare in scadenza a ottobre 2021 (quindi tra il 15 aprile e il 15 giugno 2026).
Così come si vuole coordinare l’entrata in vigore del nuovo Piano territoriale regionale (Pgt) con il procedimento di modifica dello stesso di prossimo avvio; includere, grazie a un emendamento dei Cittadini, le imprese artigiane tra quelle dei settori ricettivo, turistico e del commercio destinatarie dei contributi in forma di credito di imposta previsti dall’articolo 5 della legge emergenziale regionale 3/2020, nonché intervenire a sostegno delle imprese della regione erogando i contributi sulla base della sola presentazione della domanda e delegando ai Centri di assistenza tecnica per le imprese artigiane (Cata) e alle Imprese del terziario (Catt FVG) le funzioni amministrative della concessione; attivare in via straordinaria, per il settore agricolo e agroalimentare, il Programma anticrisi Covid-19 finalizzato a sostenere le esigenze di liquidità dei due comparti; confermare i finanziamenti previsti dalla legge regionale 4/2016 in materia di semplificazione della normativa del settore terziario, in particolare relativamente agli interventi non conclusi entro il 31 dicembre 2019, dove i Comuni avranno 30 giorni di tempo per presentare la domanda di conferma del contributo e il cronoprogramma dei lavori aggiornato.
Non da ultimo, si intende posticipare al 30 giugno 2021 il termine di ammissibilità delle spese sostenute per l’attuazione dei Progetti integrati di sviluppo urbano sostenibile (Pisu) cofinanziati con fondi statali del Piano di azione e coesione (Pac) e con fondi regionali, mentre al 31 dicembre 2021 quello di rendicontazione. Sempre per sostenere l’economia del Friuli Venezia Giulia nella situazione emergenziale da Covid-19, si prevedono aiuti di Stato.
Prima del voto finale, sono stati accolti 11 dei 17 ordini del giorno presentati dai consiglieri (tutti dei Gruppi di opposizione, eccetto quello della Lega con cui si chiede una rimodulazione degli interventi già ammessi a contributo) alla Giunta regionale, collegati alle disposizioni del disegno di legge 85.
I COMMENTI. “All’interno delle misure urgenti a sostegno dei comparti produttivi, grazie al nostro contributo ci saranno anche degli interventi straordinari in termini di risorse per il Fondo di rotazione regionale nel settore agricolo”. A dirlo è il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello commentando in una nota l’introduzione, all’interno disegno di legge 85 “Ulteriori misure urgenti per far fronte all’emergenza epidemiologica da covid-19”, di interventi urgenti nel settore agricolo e agroalimentare.
“In fase di analisi del ddl nelle Commissioni avevamo avanzato la richiesta alla Giunta di garantire da subito il trasferimento al Fondo di rotazione regionale in agricoltura, istituito con la legge regionale 80/1982, risorse economiche ingenti, adeguate a consentire l’attuazione immediata degli interventi finanziari necessari a sostenere la liquidità a breve delle imprese agricole della regione, nella misura massima consentita. Richiesta rafforzata – sottolinea Bolzonello – anche successivamente con un ordine del giorno oggi approvato”.
“L’emendamento che ha presentato la Giunta, riprendendo questa nostra proposta, condivisa dalla maggioranza di centrodestra, è la riprova del fatto che – conclude l’esponente dem – il Gruppo del Pd ha mantenuto la necessaria collaborazione che fin dall’inizio di questa vicenda avevamo garantito”.
Quanto alle dichiarazioni finali, Furio Honsell (OpenFVG) si è detto soddisfatto di quanto realizzato ma ha sottolineato che c’è moltissimo ancora da fare soprattutto per certe fasce di popolazione, dispiacendosi che i suoi emendamenti, presentati con spirito costruttivo, siano stati bocciati.
Voto favorevole del MoVimento 5 Stelle alla legge approvata all’unanimità oggi dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, riunitosi in videoconferenza, che prevede ulteriori misure urgenti per fronteggiare la crisi derivante dall’epidemia Covid-19. “Un voto responsabile a un disegno di legge emergenziale” sostengono i consiglieri regionali pentastellati. “Siamo d’accordo con il presidente Fedriga quando, a inizio seduta, ha affermato che oggi la priorità rimane l’emergenza sanitaria – aggiungono gli esponenti M5S in una nota – ma c’è in noi la consapevolezza che la Regione deve fin da subito creare strumenti nuovi per affrontare uno scenario economico che sarà inevitabilmente mutato rispetto al passato”.
“Già in occasione del dibattito sul ddl Sviluppo Impresa, poi interrotto proprio per lo svilupparsi dell’epidemia, avevamo fatto un appello perché si prevedesse una revisione della legge di stabilità 2020 – è la posizione del Gruppo -. Rispetto agli stanziamenti previsti a dicembre, è cambiato il mondo e naturalmente sono mutate le esigenze di cittadini e imprese.