Mazze con scritte fasciste in vendita all’autogrill. A notare il ‘gadget’, esposto all’interno del negozio presente nell’area di servizio Eni di Gonars, lungo l’A4, in direzione Palmanova, e a segnalarlo su Twitter, è stato Alberto “Abo” Di Monte, geografo e scrittore, che sabato scorso l’ha visto e fotografato durante una sosta per il rifornimento, mentre si stava dirigendo a Basovizza per presentare il suo ultimo libro ‘Camminando, sulle orme di ribelli e migranti‘.
La presenza dell’articolo non sarebbe una novità, visto che secondo diverse testimonianze questo tipo di ‘gadget’ sarebbe in vendita in diversi negozi delle aree di servizio autostradali. Ma il suo ‘avvistamento’ proprio a Gonars fa a pugni con la storia della località friulana, dove ha avuto sede uno dei più grandi campi di concentramento fascisti per sloveni e croati.
Il tweet di ‘Abo’ non è passato inosservato ed Eni ha preso le distanze con un tweet in risposta nel quale specifica che il ‘prodotto’ “non è in linea con i nostri valori. Abbiamo provveduto a far rimuovere gli oggetti segnalati”.
“Riteniamo che souvenir e gadget fascisti debbano essere messi fuori legge, soprattutto quando si tratta di armi”, afferma in una nota Zone libere partigiane. “Vigileremo e invitiamo le antifasciste e gli antifascisti a segnalare e sanzionare chi espone materiale a tematica fascista”.
Benzinaio ENI Gonars fuel, A4 direzione Palmanova. Vasta scelta di mazze a prezzi contenuti con duce, fascio littorio, motti e altri orrori.#antifa pic.twitter.com/KFel7K8UiJ
— abo (@abuzzo3) November 27, 2021