La mozione con la quale i consiglieri regionali del Gruppo dei Cittadini Tiziano Centis e Simona Liguori volevano impegnare la Giunta ad attivare ogni strumento finanziario utile a rafforzare in modo efficace l’assistenza territoriale e ospedaliera è stata ritirata dal suo illustratore Centis in seguito alla presentazione, da parte del capogruppo della Lega, Mauro Bordin, di un emendamento sottoscritto dai rappresentanti di tutti i Gruppi di Maggioranza, interamente sostitutivo e per questo considerato snaturante il provvedimento originale, sul piano del metodo e del merito.
Una decisione presa da Centis al termine di un lungo dibattito intorno al Meccanismo europeo di stabilità (Mes) nel quale sono intervenuti i consiglieri Mauro Capozzella (M5S), Franco Iacop, Cristiano Shaurli e Roberto Cosolini del Pd, Simona Liguori (Citt), Furio Honsell (Open Fvg), Claudio Giacomelli (FdI) e il vicegovernatore Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.
Il provvedimento dei civici, con il quale il Consiglio regionale avrebbe impegnato l’Esecutivo a farsi interprete dell’appello congiunto delle categorie economiche diffuso lo scorso 30 maggio, manifestando al Governo nazionale la sollecitazione del Friuli Venezia Giulia perchè l’Italia attinga al fondo Mes per la copertura dei costi sanitari diretti e indiretti causati da Covid-19, con la modifica proposta dalla Maggioranza sarebbe stato trasformato fin dal titolo in cui l’obiettivo indicato era quello di “valutare l’attivazione di ogni strumento finanziario non condizionato utile a rafforzare l’assistenza territoriale e e ospedaliera”, impegnando la Giunta a “manifestare al Governo nazionale la necessità di individuare gli strumenti di approvigionamento finanziario più utili al fine di garantire alla Regione le risorse necessarie al potenziamento del sistema sanitario ed economico”.
“Oggi la Maggioranza ha fatto un grave danno alla Regione perché ha preferito dire no all’adesione a un meccanismo che, praticamente a costo zero, avrebbe portato 763 milioni di euro in Friuli Venezia Giulia. Per non prendere una posizione diversa da Salvini sul Mes, è stata gettata alle ortiche la possibilità di avere subito le risorse necessarie a potenziare la sanità in un momento storico cruciale”. Lo afferma in una nota Tiziano Centis, capogruppo dei Cittadini e proponente, con la collega Simona Liguori, della mozione che avrebbe impegnato “presidente e Giunta regionale a sostenere l’utilizzo, da parte dell’Italia, alla linea di credito prevista dal Meccanismo europeo di stabilità (Mes)”, poi ritirata.
“Risorse che – aggiunge Liguori – costituiscono un ristoro economico vincolato al potenzialmento del Sistema sanitario per il personale, i distretti e gli ospedali”. “Come da mesi stiamo dicendo – evidenzia Centis – il sostegno al Mes sarebbe stato anche un argomento forte per concludere positivamente la rinegoziazione dei Patti finanziari Stato-Regione con i quali ci giochiamo altri 726 milioni, obiettivo più che mai indispensabile visto che, per effetto della crisi economica generata dall’emergenza Covid-19, sta per piombarci addosso un macigno finanziario di minori entrate al bilancio regionale del 2020 che potrebbe arrivare fino a 700 milioni. E tutto ciò senza neanche coraggio e dignità di bocciare direttamente la nostra mozione, ma forzando il regolamento presentando all’Aula un emendamento che avrebbe completamente sostituito il testo del documento originale rendendola inefficace”.
L’attacco del Capogruppo dei Cittadini è poi rivolto direttamente al governatore Fvg, Massimiliano Fedriga. “Bene abbiamo fatto, non più di un mese fa, unici in Consiglio regionale, a non credere alle promesse di Fedriga e – sottolinea Centis – a non votargli un vuoto mandato a trattare con il Governo. Oggi gli è caduta la maschera: per il presidente viene prima di tutto la cieca obbedienza al suo leader, Salvini, che prevale sugli interessi della comunità regionale. Alla faccia della tanto rivendicata autonomia. A perderci sono i cittadini del Friuli Venezia Giulia che rischiano di fare i conti con una crisi finanziaria pesante a causa del servilismo di chi li governa”.