La pressione dei migranti sta diminuendo. Grazie ai 200 trasferimenti fuori regione e al clima invernale che sta rallentando gli arrivi dalla rotta balcanica, in Friuli Venezia Giulia la situazione sembra stia tornando a un livello accettabile.
Da Roma, intanto, il Ministero dell’Interno ha chiesto di rafforzare i controlli sulla fascia confinaria. Il prefetto di Trieste, Annunziato Vardè, che ha competenza per tutto il Friuli Venezia Giulia, sottolinea: “Ho in programma una riunione regionale delle autorità di pubblica sicurezza per rivedere l’intero dispositivo di controllo sulla fascia confinaria della regione, con l’obiettivo di ottimizzare le risorse esistenti perché, al momento, non sono previsti rinforzi. Voglio anche aumentare le pattuglie miste Italia-Slovenia”.
La data dell’incontro è ancora da stabilire, mentre martedì 6 dicembre si riunirà il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza di Trieste, territorio dove la pressione è più alta, durante il quale si cercherà d’individuare possibili soluzioni.
Alla notizia della richiesta del Viminale di aumentare i controlli, il Sindacato autonomo di Polizia con il segretario provinciale di Trieste, Lorenzo Tamaro, replica: “Fa piacere che ci sia la volontà di aumentare i controlli. Resta, però, la grave carenza di organico che denunciamo da tempo e allo stato attuale non risulta notizia di uomini in più”.