“In un incontro con il vertice tecnico del Ministero dell’Istruzione ho formulato la proposta che sia istituito un Ufficio speciale per le scuole con lingua d’insegnamento slovena in Friuli Venezia Giulia, come previsto dalla Legge di tutela della minoranza slovena 38/2001. Sarebbe possibile procedere attraverso una modifica del regolamento di organizzazione del Miur, senza che sia necessaria alcuna norma di legge”.
Lo ha reso noto la senatrice Tatjana Rojc (Pd) dopo che oggi a Roma si è recata nuovamente a Viale Trastevere per discutere alcune problematiche che toccano le scuole con lingua d’insegnamento slovena, facendo seguito a un’interrogazione con cui la parlamentare segnalava gravi problemi correlati alla possibilità di recuperare ore d’organico – del cosiddetto organico di fatto – in esecuzione di precise indicazioni ricevute dalla Direzione scolastica regionale del Friuli Venezia Giulia.
“Ho rappresentato che non è accettabile che le scuole con lingua d’insegnamento slovena tutelate per legge – ha spiegato la senatrice – siano in balìa delle decisioni Direttore scolastico pro-tempore. In particolare quest’anno è stato superato il limite in quanto la decisione di azzerare l’organico di fatto per le sole scuole con lingua d’insegnamento slovena non può essere considerato un mero errore tecnico ma una decisione del tutto incomprensibile in epoca Covid, con la necessità di distanziare gli studenti”.
Rojc ha anche indicato al Miur che “sono stati pessimi i contraccolpi sull’opinione pubblica, famiglie e personale della comunità slovena, che si è allarmata al punto che alcuni hanno pensato di chiedere un intervento al Governo della Repubblica di Slovenia, rischiando un incidente inopportuno che per fortuna è stato evitato”.