Si continua a lavorare per il prossimo Dpcm, che stabilirà le misure che, dal 4 dicembre, ci accompagneranno fino alle feste di fine anno. Il testo continua a essere al centro del confronto con le Regioni, che spingono per maggiori aperture, in modo da consentire alle attività economiche una ripresa in un periodo cruciale per il fatturato. Questo pomeriggio, alle 17, fissata una nuova riunione.
A Roma, per il momento, pare trapelare, però, la linea della prudenza. Da un lato, dovrebbe rimanere in vigore il meccanismo della ‘mappa del rischio’, con limitazioni su base regionale alla luce della situazione dei contagi e del relativo ‘colore’.
Tra le novità, potrebbe esserci un divieto di spostamento tra le Regioni, comprese quelle in fascia gialla, che dovrebbe scattare una settimana prima del Natale. L’obiettivo è quello di scongiurare movimenti di massa per le feste, dal momento che i numeri, pur in calo, al momento non sono ancora sotto controllo.
Dovrebbe essere comunque consentito raggiungere i parenti stretti o tornare nella propria abitazione di residenza; per le regioni in fascia gialla, resterà in vigore la possibilità di raggiungere le seconde case, purchè all’interno del territorio regionale.
Altro tema caldo è quello degli impianti sciistici e delle settimane bianche; le Regioni spingono per un’apertura parziale delle piste, magari limitata a chi possiede una seconda casa o ai clienti delle strutture alberghiere. Difficile, però, che il Governo faccia marcia indietro sul punto, condiviso anche con altri Stati di peso in Ue, come Francia e Germania. Tra le contro-proposte, quindi, potrebbe esserci quella di obbligare alla quarantena chi rientrerà dall’estero, specie dai Paesi (come l’Austria) che paiono intenzionati a riaprire le piste da sci.
Un’idea che non convince l’Unione europea che, pur non entrando nel merito della questione, ha invitato a elaborare misure condivise, almeno tra gli Stati membri.
Per i negozi, pare scontata la riapertura dei centri commerciali nel weekend, mentre non dovrebbero esserci modifiche per le attività di ristorazione: resteranno aperte fino alle 18 in zona gialla, mentre potranno lavorare solo per asporto nelle aree colorate di arancione e rosso. Nessuna deroga, a quanto pare, nemmeno per il coprifuoco: tutti a casa entro le 22 anche a Natale e, sopratutto, a Capodanno, dove saranno vietate le feste in piazza.
Per cene e pranzi in famiglia non è pensabile stabilire per legge un numero massimo di coperti, ma il Governo potrebbe inserire una raccomandazione a limitare i commensali.
Sarà importante, comunque, valutare l’evoluzione dei numeri nelle prossime settimane. La curva, in Italia, ha iniziato a scendere, quindi la speranza è quella di poter vedere uno Stivale il più possibile tendente al giallo.
Un obiettivo al quale ambisce anche il Fvg. Nell’attesa del prossimo Dpcm e del report settimanale della Cabina di Regia, questa mattina il governatore Massimiliano Fedriga e il vice Riccardo Riccardi hanno fatto il punto della situazione sull’emergenza Covid-19.