La Corte di Giustizia europea ha respinto il ricorso della Commissione Ue per la violazione della Direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici, con il quale chiedeva all’Italia di abbandonare il regime agevolato sui carburanti applicato in Friuli Venezia Giulia.
Secondo i giudici di Lussemburgo, Bruxelles non ha potuto dimostrare che l’Italia abbia istituito una riduzione delle accise sotto forma di rimborso dell’imposta versata.
Come anticipato la scorsa estate, l’organo ha deciso di seguire le indicazioni dell’avvocato generale, Jean Richard De La Tour, che aveva analizzato gli elementi di prova forniti alla Corte osservando come la riduzione del prezzo alla pompa, di fatto, non costituisse una riduzione delle aliquote d’accisa.
Secondo quanto riportato dall’avvocato già il 16 luglio, l’armonizzazione parziale dei livelli di tassazione dei prodotti energetici e dell’elettricità effettuata dalla direttiva 2003/96 deve essere conciliata con la necessità di lasciare agli Stati membri la flessibilità necessaria per definire e attuare politiche adeguate al loro contesto nazionale.
La vicenda giudiziaria. Nel 1996 il Consiglio aveva autorizzato l’Italia ad applicare una riduzione dell’aliquota di accisa sulla benzina acquistata in Friuli Venezia Giulia, per contrastare la prassi di rifornirsi in Slovenia. La Commissione ha quindi proposto un ricorso per inadempimento, quando i residenti hanno continuato a beneficiare dello sconto anche dopo la scadenza dell’autorizzazione, il 31 dicembre 2006. La direttiva per i prodotti energetici stabilisce infatti aliquote di accisa minime e le eccezioni sono possibili soltanto se autorizzate.
L’Italia ha però sostenuto che sarebbe impossibile ricondurre in modo oggettivo il contributo controverso alla componente accisa del prezzo dei carburanti in una regione caratterizzata dalla mancanza di infrastrutture.
“Esprimiamo grande soddisfazione per la sentenza della Corte di giustizia Ue che, rigettando il ricorso della Commissione europea, oggi ha stabilito che lo sconto sul prezzo dei carburanti per i residenti della nostra Regione non comporti una violazione della direttiva europea sulla tassazione dell’energia. È la dimostrazione che la Regione si è mossa sempre nel rispetto delle normative vigenti, tutelando al contempo i cittadini del Friuli Venezia Giulia”. Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, subito dopo la diffusione della decisione presa dalla Corte di Giustizia.
“Vittoria del Friuli Venezia Giulia e dell’Italia nei confronti della Commissione europea che aveva fatto ricorso contro il nostro sconto carburanti. Una sentenza, quella odierna della Corte di giustizia, che conferma quanto abbiamo sempre sostenuto con forza: lo sconto carburanti in Friuli Venezia Giulia non viola la normativa europea in quanto non incide sulle accise, crea un evidente vantaggio ambientale evitando il cosiddetto ‘turismo del pieno’, genera un risparmio per i nostri concittadini, fa respirare il settore e le tasse restano sul territorio”, commenta l‘assessore alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro.
“In questa occasione vogliamo ringraziare tutti gli uffici regionali della Direzione Ambiente e dell’Avvocatura che – ha aggiunto Scoccimarro – hanno predisposto gli elementi per la memoria difensiva utilizzata dagli avvocati dello Stato”.
“Alla luce di questo risultato e dato che la norma ha già dieci anni di vita – ha sottolineato l’assessore in conclusione -, adesso lavoreremo per migliorare questo provvedimento, mantenendo ovviamente inalterati i suoi principi fondanti e adeguandolo alle attuali necessità”.
“C’è un giudice in Lussemburgo che decide secondo diritto e con equilibrio, e che oggi tacita nei fatti le demonizzazioni dei sovranisti italiani ed europei”. Lo afferma il membro della commissione Paritetica Stato-Regione Fvg Salvatore Spitaleri, commentando la decisione della Corte di Giustizia europea. “Si stabilisce un principio importante: gli Stati nazionali (e le Regioni) possono, se applicano con studio e senza supponenza le norme europee, rispondere alle esigenze dei territori più fragili, secondo un principio di responsabilità, ossia con riferimento agli equilibri di bilancio complessivi”.
“La sentenza di rigetto della Corte di giustizia europea sul ricorso della Commissione europea relativa allo sconto carburanti è un fatto positivo che conclude un iter avviato nella precedente legislatura dall’allora assessore Vito. Si tratta di una vittoria di tutti, ma adesso diventa necessario mettere mano alla legge per correggere le difformità sui territori”. Lo dichiara il capogruppo del Pd, Diego Moretti commentando la sentenza della Corte di giustizia Ue con la quale è stato respinto il ricorso della Commissione europea contro il sistema di agevolazioni sui carburanti in Friuli Venezia Giulia.
“Ora che chiarezza è stata fatta, è necessario correggere la norma. Il tema del costo del carburante nelle aree confinarie esiste e con esso il rischio di un drastico spostamento oltre confine dei nostri cittadini per l’acquisto di carburante che metterebbe in ginocchio un intero comparto, quello dei distributori di tutte le zone di confine, peraltro in alcuni territori già oggi in sofferenza. Esistono zone particolarmente svantaggiate: nell’isontino le comunità di Farra d’Isonzo, Gradisca d’Isonzo, Mariano e Moraro in passato erano state escluse dalla fascia 1, da oggi possano sperare in una soluzione che risolva questa ingiustizia”.
“Ora non ci sono più scuse: bisogna mettere mano alla normativa sui contributi regionali per l’acquisto di carburanti per contrastare davvero il ‘turismo del pieno’ verso i Paesi confinanti”. Lo sottolineano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, commentando la notizia della sentenza della Corte di Giustizia Europea.
“La nostra visione di mobilità è orientata a una prospettiva ‘green’, e in quest’ottica sosteniamo da tempo la necessità di un ragionamento complessivo sul tema – continuano i portavoce M5S -. Quello della vendita di carburanti e della rete di distribuzione è solo uno degli aspetti di una questione che va affrontata in maniera decisamente più ampia”.
“Tuttavia, soffermandoci sulla decisione di oggi della Corte di Giustizia – concludono i consiglieri pentastellati -, l’assessore Scoccimarro ora non ha più ostacoli verso una revisione della norma. Occorre infatti intervenire per rendere il sistema di sconto più efficace nelle zone di confine, dove esiste davvero il problema dell’esodo verso i distributori più economici, e indirizzarlo alle fasce di utenza che ne hanno maggiormente bisogno”.
“Grande notizia, un obiettivo che il presidente Massimiliano Fedriga, la sua Giunta e la maggioranza di centrodestra ha sempre perseguito. Con la sentenza favorevole, si spalancano le porte per iniziare a ragionare su come aggiornare la Legge regionale sui carburanti e renderla più corrispondente alle necessità dei nostri territori”. È il commento del consigliere regionale Diego Bernardis (Lega) a proposito della recente sentenza della Corte di giustizia Ue in cui rileva che sui carburanti agevolati in Friuli Venezia Giulia non c’è stata alcuna infrazione.
In particolare, il consigliere regionale Diego Bernardis aggiunge: “La Regione sta facendo tutto il possibile per garantire i supersconti carburanti, le risorse però non sono infinite e purtroppo dal Governo di Roma, nonostante i continui e ripetuti solleciti, non è arrivata nessuna risposta alla nostra domanda di compartecipare agli sconti. Auspico che questa recente sentenza della Corte Ue diventi l’occasione giusta per lavorare sinergicamente e dare risposta a quelle zone particolarmente svantaggiate che più di altre pagano il prezzo della vicinanza col confine, ad esempio, per il territorio goriziano penso a Gradisca d’Isonzo, Mariano, Farra d’Isonzo e Moraro che in passato sono state escluse dalla fascia 1”.
“La sentenza della Corte europea chiude un lungo periodo di incertezza, ora ci sono tutti gli elementi per costruire un’alternativa al sistema del pendolarismo del pieno oltreconfine. Le storiche vicende legate alla nostra fascia confinaria, a partire dalla Capitale europea della cultura Gorizia-Nova Gorica, così come la candidatura del Collio e della Brda a patrimonio mondiale Unesco e lo studio della Zls per le nostre zone logistiche, portuali e retroportuali, ci impegnano a studiare una soluzione che sia di armonia e reciproca crescita con i vicini della Repubblica di Slovenia” conclude Bernardis.
“Il gruppo regionale di Fratelli d’Italia accoglie con viva soddisfazione la decisione della Corte di Giustizia Europea n. 3/2021 del 14 gennaio 2021, in base alla quale lo sconto sul prezzo dei carburanti per i residenti della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia non comporta, di per sé, una violazione della direttiva sulla tassazione dell’energia e non è illegittimo”. Così si sono espressi i componenti del gruppo consigliare regionale di Fratelli d’Italia Claudio Giacomelli, Alessandro Basso e Leonardo Barberio, sull’importante sentenza della Corte di Giustizia Europea.
“Si tratta di un enorme passo avanti sulla strada già intrapresa dall’assessore Regionale di Fratelli d’Italia Fabio Scoccimarro di modulare gli sconti nelle fasce di confine che subiscono la concorrenza slovena. Una buona notizia, prosegue il gruppo consigliare di Fratelli d’Italia, sia per i cittadini consumatori che potranno godere di un importante riduzione del costo dei carburanti, sia per i gestori e i distributori che potranno, in tal modo resistere alla concorrenza di oltre confine. Non dimentichiamo, inoltre, che il sistema potrebbe produrre anche importanti benefici generali in quanto è prevedibile, come la sperimentazione iniziata a settembre ha dimostrato, un aumento delle entrate fiscali sia della regione che dello Stato”.
“Adesso, concludono Giacomelli, Basso e Barberio, si apre le strade per la riforma della legge sui carburanti che il nostro assessore Scoccimarro saprà certamente portare avanti con solerzia e condivisione”.
“Il gruppo consiliare regionale di Forza Italia esprime grande soddisfazione per la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea che ha rigettato il ricorso della Commissione europea contro il
sistema di sconti sui carburanti in Friuli Venezia Giulia”. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Giuseppe Nicoli, osservando: “Si tratta di una vittoria per i cittadini di questa regione, che potranno ancora beneficiare degli sconti. Ciò consentirà anche di stabilire al meglio gli sconti per tutelare la fascia confinaria con la Slovenia e arginare il “pendolarismo del pieno”.
“Ma attenzione – avverte Nicoli -: ci sono stati aumenti dei prezzi alla pompa, dunque chiediamo all’assessore Fabio Scoccimarro di vigilare e agire contro il fenomeno dei rincari ingiustificati”.
“Nella decima legislatura – aggiunge la consigliera forzista Mara Piccin – ero stata tra i più convinti sostenitori della proposta legge per istituire l’agevolazione sui carburanti, dunque accolgo con grande soddisfazione la notizia della sentenza della Corte Ue. Ora tutti sembrano voler salire sul carro del vincitore. Ma non è un mistero che certa sinistra e soprattutto il Movimento 5 stelle mai hanno visto di buon occhio questa misura, in nome del loro falso ambientalismo permeato di ideologia contraria alla realtà”.
“La sentenza della Corte di Giustizia europea in base alla quale lo sconto sul prezzo dei carburanti per i residenti del Friuli-Venezia Giulia non comporta una violazione della direttiva europea sulla tassazione dell’energia è senz’altro una buona notizia – osservano i consiglieri regionali del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli –, ma non deve fermare una riflessione complessiva sul tema della mobilità in un’ottica di sostenibilità”.
“In questa fase difficile in cui molte famiglie hanno visto peggiorare la loro condizione economica è bene mantenere diverse forme di sostegno. Questo, però, non giustifica la mancanza di volontà di uscire da un sistema di mobilità che deve essere superato. Deve essere avviata una transizione verso una mobilità sostenibile, pubblica e condivisa, nella direzione indicata dal Green Deal Europeo. In diverse occasioni – affermano Bidoli e Moretuzzo – abbiamo proposto di modulare gli incentivi in base a fasce di reddito, limitando gli aiuti alle famiglie più in difficoltà. Proposte puntualmente bocciate. Speriamo che il cambiamento, avviato in diversi Paesi europei, inizi presto anche in Friuli-Venezia Giulia”.