Si è spento Ciriaco De Mita. Aveva 94 anni. Ex presidente del Consiglio (dal 1988 al 1989), segretario e poi presidente della Dc, dal 1982 al 1989, De Mita è morto questa mattina a Nusco, in provincia di Avellino, città di cui era sindaco dal 2014.
Classe 1928, si avvicinò giovanissimo alla politica, entrando nel 1953 nella Democrazia Cristiana, diventando un protagonista della Prima Repubblica; diversi gli incarichi di governo ricoperti nelle undici legislature in Parlamento.
La notizia ha suscitato profondo cordoglio nel mondo politico. “La notizia della scomparsa di Ciriaco De Mita è motivo di grande tristezza”, sono le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “De Mita ha vissuto da protagonista una lunga stagione politica. Lo ha fatto con coerenza, passione e intelligenza, camminando nel solco di quel cattolicesimo politico che trovava nel popolarismo sturziano le sue matrici più originali e che vedeva riproposto nel pensiero di Aldo Moro. Il suo impegno politico ha sempre avuto al centro l’idea della democrazia possibile. Quella da costruire e vivere nel progressivo farsi della storia delle nostre comunità, della vita concreta delle persone, delle loro speranze e dei loro interessi. Nasceva da questa visione della democrazia come processo inesauribile l’attenzione per il rinnovamento e l’adeguamento delle nostre istituzioni, che non a caso fu bersaglio della strategia brigatista che, uccidendo Roberto Ruffilli, suo stretto consigliere, alla vigilia dell’insediamento del suo governo, intese colpire proprio il disegno riformatore di De Mita”.
“Dobbiamo ricordarne l’impegno incessante per un meridionalismo intelligente e modernizzatore. Così come la vivacità intellettuale, la curiosità per le cose nuove, la capacità di dialogare con tutti, forte di una ispirazione cristiana autenticamente laica. L’attenzione alle nuove generazioni per un rinnovamento della politica fatto di scelte coraggiose e concrete, anche favorendo, da segretario del suo partito, un profondo ricambio di classe dirigente. Non meno importante fu, soprattutto nella sua azione di governo, la sua visione internazionale e, in modo particolare, l’attenzione che ebbe per ciò che la leadership di Gorbaciov stava producendo in Unione sovietica alla fine degli anni Ottanta. Ai suoi familiari rivolgo, con intensità, il sentimento di cordoglio mio personale e della Repubblica”.
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, “esprime il più sentito cordoglio per la scomparsa di Luigi Ciriaco De Mita. Presidente del Consiglio tra il 1988 e il 1989, più volte ministro, protagonista della vita parlamentare e politica italiana nella sinistra democristiana, fino all’ultimo è stato impegnato nelle istituzioni locali, come Sindaco del comune di Nusco. Alla famiglia, le condoglianze di tutto il Governo” comunica Palazzo Chigi.
“Un appassionato di politica. Un grande leader che non si è mai tirato indietro nel compiere scelte difficili. E che ha investito come pochi altri sull’apertura della politica ai giovani in un tempo in cui avveniva esattamente l’opposto. Tanti, intensi ricordi” scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta.
“Con Ciriaco De Mita scompare un grande protagonista della politica italiana. Spesso non ho condiviso le sue scelte e le sue idee, ma ho condiviso con lui anni al Parlamento europeo nel gruppo del Partito popolare europeo dove avevamo costruito un bel rapporto umano. Una preghiera. Riposa in pace”, scrive su Twitter Antonio Tajani, vicepresidente del partito popolare europeo.
“Con Ciriaco De Mita scompare un politico e amministratore locale concreto, dotato di visione politico, equilibrio e mediazione, dai principi saldi. Un cattolico democratico coerente con le sue idee, il protagonista di una stagione politica importante per il nostro Paese. Pur avendo avuto nei decenni ruoli di grande responsabilità al Governo e nel partito della Democrazia Cristiana, nel PPI e nello stesso PD, non ha mai dimenticato il rapporto con il territorio al quale è sempre stato legato e che l’ha visto sindaco per diversi mandati. Un esempio di passione politica per tante generazioni di cattolici democratici che lo hanno visto sempre come un importante punto di riferimento. Era un amico sincero del Friuli Venezia Giulia: ci mancherà la sua capacità di analisi e ragionamento”, afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Fvg, Diego Moretti.
“Chi è stato Ciriaco De Mita per il nostro Paese? Un riformista sociale ante litteram, un mero politico di lungo corso o uno dei protagonisti del delicato passaggio dell’Italia nella crisi dello scontro ideologico tra blocchi est-ovest? Sicuramente è stato colui che ha riportato alla politica i giovani cattolici che stavano vivendo in maniera conflittuale l’attivismo delle forze di sinistra, e anche uno dei protagonisti della difficile transizione tra la prima e la seconda Repubblica, preoccupato che il nostro Paese non crollasse”. Così Salvatore Spitaleri (Pd), alla notizia della morte all’età di 94 anni dell’ex premier e segretario della Dc Ciriaco De Mita. “Il suo metodo di ‘ragionare’ era inadeguato al tempo degli spot – continua l’esponente dem – perché prediligeva l’analisi politica. E’ stato un uomo di potere, si potrebbe dire, ma anche un uomo che ha scelto, operato e testimoniato una passione civile che ti accompagna per tutta la vita che tu sia a Roma o a Nusco”.
“I ricordi personali rimangono i più preziosi – spiega Spitaleri – per chiunque ha incrociato Ciriaco De Mita nel suo servizio al Paese. Per me, il primo risale al liceo all’inizio degli anni ‘80, quando la Segreteria di De Mita rappresentò una nuova iniziativa di impegno dei giovani cattolici democratici in quel ‘rinnovamento’ che è stato una bussola per tutta la sua vita. Poi, da adulto, furono le indimenticabili e lunghissime assemblee nazionali de La Margherita quando, sempre circondato da un nugolo di vecchi e giovani, prolungava il suo già ampio intervento e alzando lo sguardo e interrompendosi ti riconosceva dicendo ‘Tu vieni dal Friuli, vero?’. E apriva l’ennesima parentesi del suo ‘ragionamento’, perché il suo essere leader nazionale – conclude Spitaleri – non intaccava mai la sua spinta a stare nel locale”.
Un pensiero commosso a Ciriaco #DeMita mancato nelle scorse ore.
Un uomo per cui la politica è stata passione ed impegno, che ha servito il Paese con grandi responsabilità, fiero sostenitore del pensiero popolare come argine alle derive demagogiche.
Ci stringiamo alla famiglia pic.twitter.com/Q9HciqWwNz— Ettore Rosato (@Ettore_Rosato) May 26, 2022
#DeMita è stato uno dei grandi leader politici italiani, maestro per generazioni di giovani che sceglievano l’impegno e la militanza politica.
Vicini alla famiglia @Deputatipd pic.twitter.com/tcKDaepX50— Debora Serracchiani (@serracchiani) May 26, 2022