Ronchi dei Legionari punta con forza a valorizzare il Carso e tutte le sue peculiarità, sia naturalistiche, siano essere storiche e di proposta turistica ed enogastronomica. Da qui una serie di incontri, messi a punto dal Gruppo di azione locale Carso, che hanno quale principale scopo quello di far conoscere gli obiettivi e le ricadute del progetto e lavorare insieme a tutti coloro che desiderano partecipare alla stesura di un nuovo piano di marketing.
“L’amministrazione comunale – sono le parole dell’assessore Gianpaolo Martinelli – ha come obbiettivo una rinnovata e fruttuosa collaborazione con il GAL Carso, in grado di promuovere uno sviluppo integrato delle diverse realtà economiche, sociali e culturali presenti sul territorio. Pensiamo a percorsi ciclo-pedonali sui luoghi simbolo della Grande Guerra, alla promozione ed all’implemento delle eccellenze enogastronomiche ed alla creazione di un polo intermodale che sia davvero il punto d’incontro e di partenza per tutta l’area geografica della Venezia Giulia e del Friuli, perché diventi un traino per le realtà produttive limitrofe”.
Accanto a ciò, nel quadro di un’evoluzione economica a livello locale e globale che rischia di coinvolgere negativamente tante attività, la municipalità ronchese si propone quale unico interlocutore in grado di coinvolgere, supportare, coordinare ed incentivare imprenditori che possano sviluppare progettualità innovative al fine di attrarre sul territorio nuove attività commerciali.
“Crediamo che il Carso sia una delle più importanti risorse del nostro territorio e come tale va valorizzata – ha aggiunto Martinelli – in sinergia con chi, su quel territorio, ci opera”. L’area carsica, anche a Ronchi dei Legionari, deve essere salvaguardata e valorizzata. Si tratta, dunque, di procedere alla realizzazione di un vero e proprio sistema organico delle zone a verde, come può essere la landa carsica o come sono quelle umide dei laghetti, al fine di migliorarne l’accessibilità e la fruizione pubblica. Ma si tratta concretamente di un’altra opportunità di valorizzazione del territorio, costituita anche sicuramente dall’ingente patrimonio di resti storici della prima guerra mondiale.