“Un vuoto tale che Fedriga e i suoi hanno pensato fosse meglio buttarla in caciara con la solita propaganda urlata, oscurando il lavoro dell’intero Consiglio e anche dello stesso assessore Riccardi. Perché questa non è una riforma sanitaria ma una banale riorganizzazione in cui si aprono scenari inquietanti: si rischia di vedere appaltati a gruppi privati intere parti della nostra sanità e non si risponde ai bisogni di cittadini e territori”. E’ il giudizio del segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli sulla legge 70, che riordina il Sistema sanitario regionale, approvata nella notte dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.
Per l’esponente dem “non ci sono risposte in termini di servizi, di migliorie nei pronto soccorso e nelle lunghissime liste d’attesa, dove anzi il capogruppo della Lega dà il benvenuto al privato. Non ci sono scelte per i territori, che dovranno aspettare gli atti delle Aziende sanitarie o della Giunta Fedriga per conoscere il loro destino”.
“Al netto di ciò che era stato impostato dal centrosinistra e che viene confermato, a cominciare dall’integrazione ospedale-territorio – aggiunge Shaurli – sono scomparse tutte le roboanti promesse della campagna elettorale, anche le promesse di chi è venuto in regione a raccontar favole infilato in una felpa. Ma su tutto – ribadisce – preoccupa il rischio di una subdola e progressiva apertura al privato”.