La deputata friulana della Lega, Vannia Gava, è finita nell’indagine antiriciclaggio della Banca d’Italia, che sta analizzando alcuni movimenti di denaro del Carroccio per un ammontare di 600mila euro. Il nome di Gava è emerso per un bonifico di 20mila euro tra lei e il partito nel periodo 2017-2018.
Pronta la sua difesa: “Sono soldi miei, prestati per la campagna elettorale e riavuti indietro, nulla di irregolare”, sottolinea con forza Gava. “Ho fatto un bonifico al mio partito, la Lega, in un momento di difficoltà e per sostenere la campagna elettorale. Ricordo che il Carroccio non percepisce finanziamenti pubblici, quindi mi sono sentita in dovere di fare la mia parte. Preciso che la causale era ‘prestito infruttifero’ e, dopo qualche mese, la somma mi è stata restituita, sempre con tutti le giustificazioni, documentate, del caso”.
“Sono serena: ho sempre lavorato seriamente e concretamente per il Fvg e non solo. E dormo sonno tranquilli”, conclude Gava.