Giovedì 1 dicembre, in occasione della prima riunione del tavolo istituzionale di confronto sui progetti Siot, anche i ragazzi dei Fridays For Future Trieste, Carnia, Gorizia e Udine parteciperanno al presidio davanti al Palazzo della Regione di Udine, luogo dell’incontro. “Vogliamo ribadire la nostra ferma opposizione a queste opere inutili, dannose, inquinanti e speculatorie. Come spiegato dal rapporto Ape Fvg – spiegano dai Fridays For Future – i cogeneratori a metano che l’azienda vorrebbe costruire nelle stazioni di San Dorligo della Valle, Reana del Roiale, Cavazzo Carnico e Paluzza non porterebbero ad alcun risparmio energetico, ma anzi a un ulteriore consumo di risorse, senza dimenticare l’enorme impatto sul territorio”.
“L’unica in sostanza a guadagnarci sarebbe la Siot, che punta a incassare milioni di euro dagli incentivi statali (pubblici, pagati dalle e dai contribuenti) concessi sulla cogenerazione. La scienza ci dice che dobbiamo dimezzare le nostre emissioni entro il 2030. La Regione, però, sembra non ricordarselo, vista la sua compiacenza con questi progetti. In quest’epoca di crisi climatica, crisi ecologica e crisi energetica, non possiamo assolutamente permetterci di investire sul gas fossile. Né possiamo permetterci di fare finta di nulla. Non possiamo permetterci i cogeneratori di Siot”.
“Per questo, giovedì saremo in strada a chiedere a gran voce che si dica la verità, che le autorizzazioni vengano revocate, e che sia concessa la dignità che spetta alle popolazioni colpite. Assieme a noi ci saranno il Comitato Difesa dell’Alto But, il Comitato Tutela delle Acque del Bacino Montano del Tagliamento, il Comitato ProLago Tre comuni e Legambiente Carnia. Molti di loro siederanno inoltre al tavolo della discussione, per portare la ferma opposizione dei territori interessati a questa scandalosa speculazione. Chiediamo a tutte e tutti di attivarsi, informarsi e combattere contro questo modello di sviluppo malato, ingiusto e pericoloso. Non c’è più tempo da perdere”, conclude la nota.