Il Friuli Venezia Giulia conferma l’apertura della campagna vaccinale a una nuova fascia di popolazione, quella degli Over 40. Da lunedì 17 maggio, quindi, si apriranno le agende di prenotazione per tutti i nati nel 1981. L’annuncio ufficiale arriva dalla conferenza stampa del governatore Massimiliano Fedriga e del vice Riccardo Riccardi.
La decisione? Viene spiegata dai numeri illustrati da Riccardi. “Escludendo gli Under 16, al momento in Fvg la platea vaccinabile è di poco più di un milione di persone. Abbiamo notato un fenomeno importante di adesione nelle prime ore di apertura delle agende, ma poi i numeri si sono fermati, attestandosi a percentuali al di sotto delle attese. Prendiamo l’esempio degli Under 60 con patologie: a oggi le adesioni sono 28.074 (molti dei quali già vaccinati, ndr), a fronte di una platea di 77mila persone. Sinceramente ci aspettavamo un’adesione molto più importante, anche considerando che qui si vaccina con Pfizer e Moderna e, quindi, non c’è nemmeno il ‘problema’ AstraZeneca. Insomma, c’è un approccio prudente/diffidente al vaccino”.
“Stessa cosa si è vista nella fascia 50-59 anni”, prosegue Riccardi. “Qui abbiamo 30mila prenotazioni nella prima giornata, poi un netto calo. A ieri, nel target abbiamo il 53% di adesione. Ricordo che questa è la fascia più ampia della popolazione, circa 200mila, delle quali 58mila si sono già vaccinate in quanto rientravano in una delle categorie prioritarie. Stesso fenomeno tra i 60-69 anni, dove siamo al 66% e le prenotazioni stanno crescendo di mezzo punto al giorno”.
Riccardi ha ricordato come anche la campagna antinfluenzale, in Fvg, abbia riscontrato negli ultimi anni dati bassi tra sanitari e nella fascia dei sessantenni.
“Insomma, la macchina sta marciando a velocità superiore rispetto alle prenotazioni, con l’apertura di tanti punti vaccinali per coprire in maniera capillare il territorio. E al momento abbiamo circa 10mila buchi nelle nostre agende. Da qui la necessità di aprire a nuove fasce”, ha detto Riccardi.
“Il nostro obiettivo”, ha poi spiegato Fedriga, “è far capire con chiarezza che vaccinarsi è una difesa del singolo e della comunità. E il vaccino, come ormai ci dicono tutti gli studi, si può fare in estrema sicurezza: gli effetti collaterali sono inferiori a molti medicinali che abbiamo in casa. Non possiamo permetterci di tenere fermi vaccini e non far funzionare la macchina. Questa straordinaria campagna si basa su tre elementi: disponibilità delle dosi, organizzazione della somministrazione e adesione. Se uno dei tre viene meno, salta tutto. La fornitura è nettamente migliorata e anzi abbiamo ricevuto un anticipo sulle forniture, la macchina è stata implementata con grande impegno di tutta la direzione sanitaria, adesso dobbiamo puntare su un’adesione massiva. Se le categorie interessate non si prenotano, procediamo con l’apertura di nuove fasce. Per questo – e ringrazio il Commissario Figliuolo – da lunedì potremo aprire a tutti i quarantenni”.
“L’obiettivo sarebbe stato quello d’iniziare le vaccinazioni di questa fascia da giugno: ma se ci sono appuntamenti liberi, anticiperemo la possibilità di vaccinarsi. Se ci saranno spazi, inseriremo chiunque possa prenotarsi. Sarebbe più facile contrarre la capacità delle agende, ma non vogliamo rallentare il ritmo, anzi vogliamo aumentare”.
“Cerchiamo di sensibilizzare la popolazione, ma con un’impostazione scientifica e non di pro o contro i vaccini. Io auspico che potremo andare il prima possibile verso una situazione di normalizzazione rispetto alle restrizioni ancora in essere. E la vaccinazione ci aiuterà in questo”, ha detto Fedriga, ricordando la richiesta della Conferenza delle Regioni di rivedere i parametri di classificazione del rischio. “Direi che c’è una condivisione universale sul superamento dell’indice Rt. Questo sarà il contenitore. L’interlocuzione sarà cosa ci mettiamo dentro, ovvero quali potrebbero essere le nuove aperture nelle varie fasce. Di questo parlerà lunedì la cabina di regia dei ministri e noi, pur non essendo presenti alla riunione, cercheremo di far valere le nostre posizioni”.