In occasione dell’Alopecia Areata Day 2022, che si terrà il 17 dicembre, parliamo di questa malattia autoimmune, nella quale le nostre difese immunitarie attaccano i nostri capelli e peli facendoli cadere. Come tutte le malattie autoimmuni, l’alopecia areata compare se c’è una predisposizione genetica su cui poi agiscono i fattori ambientali.
L’importanza della predisposizione genetica è provata da una storia di familiarità per alopecia areata (genitori, fratelli); molti geni predisponenti all’alopecia areata svolgono ruoli importanti per il controllo e lo sviluppo del sistema immunitario.
Per quanto concerne i fattori scatenanti più frequentemente correlati sono forti stress emotivi e infezioni (es. malattie virali), ma nessuno di questi fattori è associato con totale certezza all’alopecia areata.
L’alopecia areata ha un forte impatto sulla qualità della vita, come dimostrato da numerosi studi scientifici, sebbene le reazioni alla malattia siano diverse da individuo a individuo. Frequentemente, sia i pazienti che ne soffrono sia le persone intorno a loro affermano di provare sentimenti di dolore, ansia, perdita, paura, imbarazzo, solitudine e rabbia.
I pazienti spesso devono affrontare quotidianamente sfide significative che includono la discriminazione e/o episodi di bullismo per via del proprio aspetto fisico. L’alopecia può influire sulla qualità della vita anche per via degli aggiustamenti che rende necessari, come per esempio l’uso di parrucche. Inoltre, può influenzare la vita sociale provocando insicurezze e la paura del rifiuto. Infine, anche la qualità della vita dei genitori/parenti viene spesso colpita. Sono frequenti i sensi di colpa per aver tramesso i geni sbagliati al proprio bambino “causando” la malattia, oppure un senso di impotenza nel non trovare una cura adeguata per la malattia e/o nel non riuscire ad alleviare le difficoltà del proprio parente.
Il dipartimento di Dermatologia e Venereologia AsuGi offre un ambulatorio di II livello dedicato alle patologie degli annessi cutanei (capelli e unghie) nel quale vengono trattate le malattie del cuoio capelluto. I servizi sono visite tricologiche per le patologie del cuoio capelluto (alopecie); videodermatoscopia del cuoio capelluto (tricoscopia); biopsie del cuoio capelluto; ricerche miceti dal cuoio capelluto; infiltrazioni intrelesionali di corticosteroidi al cuoio capelluto e sopracciglia.
Nuove terapie disponibili. Recentemente l’European Medicines Agency (EMA) ha autorizzato un nuovo medicinale per il trattamento dell’alopecia areata grave, il Baricitinib, che appartiene alla classe degli inibitori della Janus chinasi (JAK). Una categoria di farmaci impiegati in diverse malattie infiammatorie cutanee e non. Lo scorso maggio sul The New England Journal of Medicine sono stati pubblicati i risultati di due studi randomizzati, in doppio cieco e controllati con placebo (BRAVE-AA1 e BRAVE-AA2), che hanno esaminato sicurezza ed efficacia del farmaco su un gruppo di 1.200 pazienti con alopecia areata grave, raggiungendo risultati statisticamente e clinicamente significativi dopo 36 settimane di trattamento.
Come si accede. Invio come second opinion dai Dermatologi degli Ambulatori Territoriali e Strutture Convenzionate. Invio in seguito alla visita Specialistica Dermatologica con prenotazione tramite Cup regionale presso la stessa struttura – Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (AsuGi) – mediante percorso interno.
L’ambulatorio si trova presso la Clinica Dermatologica, I piano scala D, Ospedale Maggiore, Piazza dell’Ospitale 1.
Contatti per informazioni: segreteria clinica Dermatologica tel. 040-3992056 dal lunedì al venerdì 9-13.