Al momento il Friuli Venezia Giulia non registra casi positivi al coronavirus. L’aggiornamento è stato dato al termine del Comitato operativo in collegamento con il Dipartimento nazionale di Protezione civile dal vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi. In Friuli Venezia Giulia sono stati effettuati finora 160 tamponi e i casi sotto osservazione sono una dozzina.
Nessuna decisione in merito alla riapertura delle scuole per lunedì è stata presa oggi, ma la posizione dell’Amministrazione regionale va nella direzione di una riduzione delle restrizioni dell’ordinanza, guardando con pragmatismo alla ricerca di un recupero della normalità, pur continuando a garantire attiva la macchina dell’emergenza del Servizio sanitario regionale.
In queste ore il Friuli Venezia Giulia sta cercando una convergenza su questo obiettivo, tenendo in considerazione le posizioni delle altre Regioni, e in particolare quella del vicino Veneto, cercando di raggiungere una scelta condivisa. La Regione, è stato ribadito, è consapevole della necessità di comunicare con tempestività la decisione riguardante la riapertura delle scuole, per consentire alle famiglie di organizzarsi tempestivamente; ma è stato anche precisato che si tratta di un’ordinanza che andrà presa d’intesa con le Regioni su proposta del ministero della Salute.
La Regione intende sostenere le attività economiche, attraverso misure di aiuto e contributi oltre il limite prestabilito dalla Commissione europea con il regime de minimis. È quanto comunicato al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli dal governatore Massimiliano Fedriga, che ha rimarcato l’eccezionalità degli eventi conseguenti all’emergenza epidemiologica che stanno colpendo il tessuto produttivo regionale: carenza di forniture per le attività manifatturiere, crollo del settore turistico e contrazione delle attività commerciali.
Contestualmente il governatore ha richiesto al ministro un confronto urgente per condividere interventi straordinari di sostegno economico a favore del territorio regionale ritenendo che, nell’ambito dei fondi già stanziati a livello nazionale con il decreto legato all’emergenza coronavirus, si tenga adeguatamente conto delle diverse criticità locali.