Dopo una netta flessione, anche in Fvg, come nel resto d’Italia, si registra un aumento dei nuovi casi Covid. Dall’analisi della Fondazione Gimbe, nella nostra regione emerge un incremento del 12,2% nella settimana 20-26 aprile, mentre i positivi ogni centomila abitanti sono 1.975, in leggera flessione rispetto ai 1.993 di sette giorni fa.
Anche guardando alle ex province, i dati sono in aumento, con la sola eccezione di Gorizia, fanalino di coda con 435 casi ogni centomila abitanti (erano 496 sette giorni fa). Il non invidiabile primato spetta sempre a Trieste che, con 615 casi (erano 525), registra anche l’incremento settimanale più importante, pari al 17,1%. Seguono Udine a 530 (in crescita del 16,6%) e Pordenone a 461 casi ogni centomila abitanti (erano 419).
Restano bassi i numeri dei ricoveri: l’occupazione dei posti letto Covid risale al 3,4% in terapia intensiva (era all’1,7%) e scende leggermente al 12,6% (era al 13,2%) negli altri reparti. A livello nazionale, il tasso di occupazione è del 4,4% in terapia intensiva e al 16% in area medica.
In merito alle vaccinazioni, i numeri continuano a certificare la fase di ‘stallo’. Gimbe, questa settimana, fotografa la popolazione non vaccinata dai cinque anni in su: nella classifica, il Fvg si colloca al settimo posto (alle spalle di Bolzano, Valle d’Aosta, Marche, Sicilia, Abruzzo e Calabria) con un 6,6% della popolazione senza copertura vaccinale (la media nazionale è al 7,2%) e un 7,2% che è guarito da meno 180 giorni (a fronte di una media italiana al 4,8%).
Anche per le terze dosi, Gimbe ‘inverte’ la classifica: in questo caso, scopriamo che in Fvg il 5,9% della popolazione attualmente vaccinabile ha scelto di non sottoporsi al richiamo (media italiana al 3,9%), numero a cui si aggiunge un 9,3% di cittadini guariti da meno di 120 giorni (media italiana all’11,9%).
Per il quarto richiamo, in Fvg la copertura tra gli immunocompromessi sale al 9,2%, comunque al di sotto del dato italiano al 13,1%. Per la quarta dose agli Over 80 – che in Fvg ha aperto mercoledì 20 aprile le prenotazioni – la nostra regione risale dall’ultimo posto della scorsa settimana, attestandosi all’1,4%, a fronte di una media italiana al 2,8%.
Guardando alla fascia 5-11 anni, infine, nella nostra regione il 24,2% dei bimbi ha completato il ciclo, mentre il 2,3% ha ricevuto la prima dose. Numeri che ci collocano stabilmente al quartultimo posto (davanti a Bolzano, Marche e Valle d’Aosta), a fronte di una media nazionale al 34,3% con ciclo completo e al 3,6% con prima dose.
I DATI NAZIONALI. Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 20-26 aprile, rispetto alla precedente, un aumento dei nuovi casi (433.321 vs 353.193) e dei decessi (1.034 vs 861). In crescita anche i casi attualmente positivi (1.234.976 vs 1.208.279), le persone in isolamento domiciliare (1.224.239 vs 1.197.643) e i ricoveri con sintomi (10.328 vs 10.214), mentre si confermano in leggero calo le terapie intensive (409 vs 422).
“Dopo il netto calo della scorsa settimana – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – tornano a salire i nuovi casi settimanali (+22,7%), che si attestano a quota 433 mila con una media mobile a 7 giorni che sfiora i 62 mila casi, a fronte di una risalita dei tamponi totali dell’11,7%”.
Cresce il numero dei tamponi totali (+11,7%): da 2.294.395 della settimana 13-19 aprile a 2.563.195 della settimana 20-26 aprile. In particolare i tamponi rapidi sono aumentati del 13,7% (+250.792), mentre quelli molecolari del 3,9% (+18.008).
“Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe – il numero dei posti letto occupati da pazienti Covid cala ancora in terapia intensiva (-3,1%), mentre la discesa si arresta in area medica (+1,1%). Rimane sostanzialmente stabile il numero degli ingressi giornalieri in terapia intensiva, con una media mobile a 7 giorni che si attesta a 37 ingressi/die rispetto ai 39 della settimana precedente”.
VACCINI. Nella settimana 20-26 aprile si registra un lieve incremento dei nuovi vaccinati: 6.377 rispetto ai 6.142 della settimana precedente (+3,8%). Di questi il 29% è rappresentato dalla fascia 5-11. Al 27 aprile sono 6,89 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino.
“Il clamoroso flop delle quarte dosi nelle persone immunocompromesse – commenta Cartabellotta – deve far riflettere le Istituzioni, in particolare considerata l’ulteriore estensione della platea ad altri 4,2 milioni di persone tra le quali arrancano le somministrazioni. Innanzitutto serve un’incisiva campagna d’informazione sia per sensibilizzare la popolazione a rischio di malattia grave sull’efficacia del secondo richiamo, sia per contrastare il generale senso di stanchezza nei confronti della campagna vaccinale. Ma l’informazione da sola non basta: deve essere integrata con strategie di chiamata attiva, visto che le Asl dispongono di tutti i dati delle persone inserite nella platea”.
“Con l’1 maggio alle porte – conclude il presidente – i dati dimostrano che la circolazione del virus, già molto elevata, è addirittura in aumento rispetto alla scorsa settimana. La media dei nuovi casi giornalieri è risalita a quasi 62 mila, il tasso di positività dei tamponi molecolari ha superato il 18% e il numero di positivi, ampiamente sottostimato, supera quota 1,23 milioni. Con questi numeri, se è ragionevole mandare in soffitta il Green Pass che ha ormai esaurito definitivamente il ruolo di spinta gentile alla vaccinazione, sarebbe una follia abolire l’obbligo di mascherina nei locali al chiuso, in particolare se affollati e/o scarsamente aerati, e sui mezzi pubblici”.