Punto della situazione in merito alla gestione dell’emergenza Covid in Consiglio regionale, dove il vicepresidente Riccardo Riccardi ha dato risposta alle varie interrogazioni presentate, in merito all’attuazione del piano pandemico, all’attivazione delle Usca, alla situazione nelle case di riposo e ai posti letto a disposizione nelle strutture sanitarie.
POSTI LETTO COVID. Confermata la disponibilità di 175 posti letto di terapia intensiva. Si tratta di posti letto in parte già attivi o attivabili in 24-48 ore. Gli standard definiti si basano su criteri condivisi con il ministero della Salute. Dal 3 novembre all’11 novembre l’Asugi passa da 12 a 15 posti letto raggiungendo quota 17 il 23 novembre, negli stessi periodi l’Asufc ne registra 22 raggiungendo i 30 il 23 novembre, l’Asfo passa da 10 a 11, il Burlo ne conta 2 il 3 e il 14 novembre e scende a 1 il 23 scorso. Il totale per tutte le Aziende è di 46 posti letto al 3 novembre, saliti a 50 il 14 e a 59 il 23 scorso.
“I posti letto Covid – ha precisato Riccardi – sono stati attivati coerentemente alla necessità di accogliere i pazienti positivi al virus ad alta intensità di cura, preservando i restanti posti letto intensivi per la gestione delle altre situazioni di criticità vitale quali, ad esempio i politraumi, o ad alta intensità di cura come la gestione di pazienti sottoposti a chirurgia maggiore. L’attivazione è stata condotta secondo le esigenze di accoglimento dei pazienti Covid e al personale necessario per gestirli. Il piano di attivazione di ulteriori posti letto prevede la conseguente e necessaria riassegnazione del personale in atto”.
CASE DI RIPOSO. “Il Servizio sanitario sta operando con la massima attenzione per contrastare la diffusione dei contagi tra gli ospiti e gli operatori delle residenze per anziani e ad oggi le positività registrate tra gli ospiti sono 1.334 e 569 fra gli operatori. Nello specifico, tra il 1° ottobre e il 24 novembre le strutture nelle quali sono stati registrati casi di Covid sono 106 e in 39 di esse i contagi hanno riguardato più di dieci persone”, ha detto Riccardi.
“In merito al numero e alla tipologia di nuove realizzazioni di strutture per ampliamenti o ampliamenti di quelle esistenti, tra maggio 2018 e agosto 2019, sono giunte complessivamente 5 istanze di ampliamento e 8 di nuove realizzazioni per complessivi 1.080 posti letto”.
Analizzando la situazione dei singoli territori il vicegovernatore ha precisato che “nell’area giuliana e isontina, afferenti all’Asugi, sono state avanzate rispettivamente 2 richieste di ampliamento per 25 nuovi posti letto e 2 richieste di nuove realizzazioni per 230 posti letto. Nell’area afferente all’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale sono state presentate una domanda di ampliamento e 3 di nuove realizzazioni per 378 posti letto totali e in quella dell’Azienda sanitaria Friuli Centrale, due di ampliamento e 3 di nuove realizzazioni per 447 posti letto”.
USCA. In merito alle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale a Udine attualmente è in servizio un medico con funzione di coordinatore per un’ora al giorno con sette medici attivi per 12 ore al giorno sette giorni su sette. “Dal mese di ottobre – ha spiegato Riccardi – abbiamo gradualmente potenziato i turni in funzione dell’aumentato carico di lavoro: attualmente sono presenti cinque medici al giorno in turni di 6 ore dalle 8 alle 20 sette giorni su sette e, in affiancamento per formazione, altri due medici”.
Relativamente al distretto di Tarcento l’Usca, istituita lo scorso 21 aprile, ha visto operare nella prima fase quattro medici sia nei setting domiciliari che residenziali, nonché presso la struttura di accoglienza per stranieri Madonna missionaria di Tricesimo. “Dal 2 novembre, in considerazione dell’incremento dei casi a livello territoriale e nelle residenze per anziani – ha detto Riccardi – l’attività, con sei medici, è stata estesa anche nei giorni feriali, 7 giorni su 7, sulle 12 ore per due turni. La media degli interventi domiciliari per turno è di circa cinque per valutazioni e tamponi. È variabile il numero di valutazioni laddove il setting sia la struttura di accoglienza e le residenze protette”.
L’Usca del distretto di Cividale è attiva dal 21 aprile e ha coadiuvato le attività distrettuali soprattutto nelle attività di tamponamento presso le residenze per anziani. Dal 2 novembre, come ha specificato Riccardi, è attiva 7 giorni su 7 inizialmente dalle 8 alle 14 ed oggi copre le 12 ore per far fronte alle necessità del territorio e delle residenze protette. I medici operativi sono 7 e la media degli interventi per turno è di 5 interventi domiciliari “laddove l’attività è rivolta alle strutture residenziali sono valutati un numero di ospiti variabili a seconda del quadro clinico” ha precisato Riccardi.
Riccardi ha inoltre segnalato come la gran parte dei medici reperiti hanno segnalato la possibile recessione dal contratto a partire dal 15 dicembre laddove dovessero entrare in scuola di specializzazione: “un’evenienza che produrrebbe una grave criticità per i distretti sanitari”.
L’Usca del distretto Est (Cervignano/Palmanova) e quella del distretto Ovest (Latisana/San Giorgio) sono dotate rispettivamente di sette medici con turni di 6 ore con copertura sulle 12 ore 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20 con un medico per turno in ottobre e 2 da novembre. Per il distretto di Codroipo, l’Usca può contare su sei medici attivi dalle 8 alle 14 e dalle 14 alle 20 mentre l’Usca del distretto di San Daniele con sette medici prevede fino a tre medici dalle 8-14 e due professionisti dalle 14-20. L’organizzazione prevede inoltre 7 giorni su 7 con 2 o 3 medici per il distretto di Gemona e Tolmezzo dalle 8 alle 14 e dalle 14-20.
Riccardi ha poi specificato le attività delle Usca dal monitoraggio telefonico alla visita a domicilio di pazienti segnalati dai medici di medicina generale o dai pediatri di libera scelta. “Tutti i pazienti segnalati sono contattati e viene impostato un follow up appropriato” ha aggiunto Riccardi evidenziando come vengono effettuate almeno 20 visite al giorno.
Le Usca provvedono inoltre al monitoraggio degli ospiti positivi in alcune strutture residenziali e il supporto ai box tamponi. “Tutta l’attività – ha concluso Riccardi – è riportata sul registro elettronico”.
PIANO PANDEMICO ASUGI. “Il piano pandemico dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina è stato applicato e sta svolgendo la propria funzione, rispondendo ad ogni inasprimento della curva pandemica e attivando tutte le riorganizzazioni aziendali e le risorse pianificate. La comparazione della curva durante la prima fase con quella della seconda esprime chiaramente la portata della diffusione e velocità di circolazione del virus che non è certo imputabile ad Asugi o al personale che a tutti i livelli fronteggia l’emergenza”, ha detto Riccardi.
“Il Piano è continuo adeguamento e oggi la difficoltà delle strutture sanitarie a prendere in carico pazienti con patologie diverse è strettamente correlata alla carenza di specialisti e infermieri, quindi l’Asugi sta reclutando ulteriori medici neoabilitati per rinforzare l’offerta sul territorio sia come componenti Usca sia nei distretti”.
Riccardi ha evidenziato che “la refertazione dei test diagnostici del Covid avviene entro 24 ore, i pochi casi verificatisi in cui non è stato rispettato questo timing sono dovuti alla rottura un’apparecchiatura di laboratorio. Inoltre, l’azienda è in attesa della fornitura di un componente da parte della struttura guidata dal commissario Arcuri, la cui consegna è stata da tempo assicurata ma non si è mai concretizzata. L’Asugi ha attivato più numeri di telefono per dare risposte alle domande della cittadinanza e tali numeri rispondono a finalità diverse perché diverse sono le competenze necessarie per rispondere ai quesiti della popolazione che sono sia di tipo sanitario sia generali”.
Analizzando la situazione degli anziani il vicegovernatore ha quindi precisato che “dal 1° ottobre sono stati trasferiti dalle case di riposo oltre 140 ospiti per poterli ospitare in strutture alternative, ma la diffusione del virus è molto più rilevante rispetto alla prima fase ed il numero dei contagiati è aumentato notevolmente. A breve saranno quindi resi disponibili ulteriori 170 posti letto in strutture che hanno manifestato l’interesse ad accogliere ospiti positivi al Covid”.
Entrando nello specifico dei dati Riccardi ha spiegato che “nelle strutture residenziali per anziani dell’area isontina sono ospitate 936 persone, 884 delle quali sono state sottoposte a tampone, con 182 positivi al 1° ottobre e 174 ad oggi, mentre nell’area giuliana in tali strutture sono ospitati 2.406 anziani dei quali 2.309 sottoposti a tampone, con 336 positivi al 1° ottobre e 235 oggi. In totale quindi sono stati sottoposti a tampone 3.193 anziani su 3.342 anziani, con 518 positivi al 1° ottobre e 409 ad oggi”.
Per quanto riguarda gli operatori delle case di riposo il vicegovernatore ha chiarito che “nell’area afferente all’Asugi ci sono 2.608 operatori, 2.601 dei quali sono stati sottoposti a tampone e 224 di loro erano quelli positivi al 1° ottobre, mentre oggi sono 155. Infine, sul fronte della disabilità afferiscono all’Asugi 478 ospiti dei centri diurni, dei quali ben 388 sono stati sottoposti a tampone, con 48 positività al 1° ottobre e 35 oggi, mentre 528 dei 651 operatori sono stati testati, con 54 positivi al 1° ottobre e 36 ad oggi”.
“Si stanno perseguendo tutte le azioni e le riorganizzazioni possibili per mantenere attiva la terapia intensiva anche a Gorizia. Nella prima fase della pandemia – ha spiegato Riccardi – la terapia intensiva di Gorizia è stata destinata a pazienti Covid-19 in un’ottica di risposta complessiva del sistema regionale al fabbisogno di numeri di posti lotto; anche nella fase 1 la terapia intensiva in realtà era disponibile solo per pazienti Covid-19 e non per altre patologie. Asugi sta vagliando tutte le possibili soluzioni per scongiurare questa eventualità che verrà adottata solo qualora la necessità di posti letto in terapia intensiva per Coronavirus divenisse pressante come nella prima fase; situazione che, al momento attuale, non si sta verificando”.