“I posti letto di terapia intensiva attualmente attivi e operativi in tutto il Fvg sono molti di meno di quanto dichiarato in questi giorni dall’Amministrazione regionale al Ministero della Salute”. La denuncia parte ancora una volta dall’Aaroi Emac Fvg, l’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri – Emergenza area critica.
“In considerazione della ripresa dei numeri della pandemia e della lenta crescita dei pazienti più gravi ricoverati nelle nostre terapia intensive, dieci giorni abbiamo inviato una nota all’assessore Riccardi e al Direttore centrale Salute Zamaro, segnalando con preoccupazione il computo errato del numero di posti letto regionali e chiedendone la correzione nella trasmissione del dato ministeriale anche in considerazione dei nuovi criteri governativi per il passaggio di zona di rischio. A oggi nessun riscontro è pervenuto”, continua la nota sindacale.
Nella lettera, gli anestesisti fanno riferimento ai 175 posti letto ‘attivi’ riportati sul sito nazionale Agenas, precisando che “tale numero è assolutamente irreale perché riferito ai posti raggiunti in piena crisi pandemica e poi in gran parte smantellati a fine della terza ondata e di fatto mai più riaperti”.
“In base alla normativa, i posti attualmente attivi sono circa 80 e non 120, né tantomeno 175. I posti letto di terapia intensiva, come stabilito da normativa vigente e da standard nazionali e internazionali, oltre che possedere chiari requisiti in termini di tecnologia e attrezzatura, devono prevedere la presenza h24 di specialisti di Anestesia e Rianimazione e infermieri con formazione specifica, in numero e rapporto preciso e prestabilito rispetto al numero di pazienti da assistere e trattare. Nessuna deroga può essere fatta a questi principi se non a discapito della qualità delle cure erogate”.
“Siamo ostaggio di una maggioranza che nasconde la verità, fornisce dati falsi e fa propaganda sui meriti degli operatori della sanità, costretti a lavorare in condizioni sempre più difficili anche a causa della drammatica carenza di personale”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento Cinque Stelle, Andrea Ussai. “Aspettando l’esito dell’ispezione ministeriale, il comunicato dell’Associazione anestesisti e rianimatori non ci rassicura, perché evidenzia nuovamente la mancanza di ascolto, da parte di chi governa la sanità, degli operatori e delle loro rappresentanze”, aggiunge il consigliere M5S.
“Forse sarebbe il caso che il Ministero verifichi e si esprima anche su questo. Nel frattempo – conclude Ussai – noi crediamo a quanto dicono i professionisti e stiamo dalla parte di coloro che sono impegnati ogni giorno in prima linea per combattere il virus con sacrificio e abnegazione”.
“Vista la serietà della denuncia dei rianimatori dell’Aaroi-Emac sull’incongruenza dei dati relativi alle terapie intensive che la Regione ha trasmesso al ministero, è bene che l’assessore alla Salute chiarisca subito la situazione. E visti i precedenti è bene che lo si faccia in maniera del tutto trasparente con un coinvolgimento in commissione di tutti i soggetti interessati”, afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Fvg, Diego Moretti. “Domani depositeremo la richiesta di convocazione urgente della terza commissione, formalizzando la necessità di audire il sindacato dei rianimatori e i soggetti coinvolti, con l’auspicio di non trovarsi, come già successo solo alcuni mesi fa, in una situazione che ci è parsa creata ad arte per mettere i medici l’uno contro l’altro”.
“Deve finire questo miserevole gioco delle tre carte sulla pelle dei cittadini del Friuli Venezia Giulia: Riccardi risponda ai rianimatori. È inaccettabile che i professionisti della salute in prima linea ormai da oltre un anno e mezzo non ricevano risposte alle loro richieste da parte della Direzione centrale salute e dall’assessore Riccardi. Prima erano i morti ‘pregressi’ che apparivano settimane dopo, poi il tribunale di Palmanova imbastito contro i rianimatori, ora di nuovo i dati trasmessi al Ministero che secondo i tecnici non sono reali. Il tutto con gli ispettori del Ministero praticamente ancora in casa. Si alimenta disaffezione verso la nostra sanità e verso la campagna vaccinale: la trasparenza è il primo antidoto ai novax”, dichiara il membro della commissione Paritetica Salvatore Spitaleri, del Pd.
“Intendiamo interrogare l’assessore Riccardi sui gravi rilievi sollevati nella lettera inviata dal dottor Peratoner, segretario dell’Aaroi Emac, il sindacato dei medici anestesisti e rianimatori ospedalieri”, scrive in una nota il consigliere regionale di Open Sinistra Fvg, Furio Honsell. “Questo tipo di problematiche andrebbero chiarite immediatamente in un momento così critico a causa della pandemia. L’assessore avrebbe dovuto risolvere già molti mesi fa questa tensione e chiarire tutti i dubbi. In III Commissione, invece, avevamo assistito a uno spiacevole scontro tra il dottor Peratoner e l’allora responsabile della Terapia Intensiva di AuFc, il dottor De Monte. È urgente risolvere la questione per restituire la serenità ai lavoratori così importante che adesso non sembra esserci. Faremo un’interrogazione al riguardo”.
Anche Sinistra Italiana Friuli Venezia Giulia raccoglie la denuncia dei medici anestesisti Aaroi Emac: “Il conteggio dei posti letto totali in terapia intensiva secondo i medici pare gonfiato inglobando postazioni di altri reparti. La Regione ne dichiara 175 attivi, nella realtà dei fatti non sono più di 80. Questa sospetta falsificazione numerica incide sulla salute pubblica di tutti i cittadini: questi parametri infatti sono fondamentali per assegnare i colori delle regioni”.
“È la seconda volta che una denuncia degli anestesisti di Aaroi Emac svela i trucchi di una Giunta più colpevole che incapace di gestire la pandemia e la salute in regione. Già in aprile gli anestesisti hanno rivelato come molti pazienti intubati non venissero calcolati nel computo delle intensive. Già quella volta il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, aveva presentato un’interrogazione parlamentare che ha avuto come risultato l’invio degli ispettori del Ministero della Salute in regione. Valutiamo di presentare un’interrogazione parlamentare anche in questa occasione. Nel frattempo aspettiamo chiarimenti dal duo Fedriga – Riccardi. La nostra solidarietà più totale va ai lavoratori della salute: medici, infermieri, operatori socio-sanitari” dichiara il segretario regionale di Sinistra Italiana Sebastiano Badin.