Siglato l’accordo nazionale per le vaccinazioni in azienda, che aveva visto il Fvg in prima linea con il protocollo siglato, il 17 marzo, nella sede di Confidustria Pordenone, alla presenza del ministro Mariastella Gelmini.
“È una bella pagina l’accordo unanime che abbiamo siglato con il ministro Andrea Orlando, i sindacati e le imprese del nostro Paese. Il protocollo per le vaccinazioni e quello per la sicurezza Covid ci aiuteranno a tutelare la salute nei luoghi di lavoro. Questa battaglia si vince solo uniti”, commenta il ministro della Salute, Roberto Speranza.
“E’ stato un lavoro collettivo – gli fa eco il ministro del lavoro Orlando – con sindacati, associazioni datoriali, Inail, ministero della Salute e dello Sviluppo Economico, oltre alla struttura commissariale. Le imprese, attraverso regole e percorsi definiti, potranno rendersi disponibili come centro vaccinale. Le aziende più piccole potranno fare rete tra loro, mentre le più grandi potranno operare direttamente con i medici del lavoro. Sarà anche possibile utilizzare gli ambulatori Inail in caso non siano disponibili spazi idonei in azienda. E’ un’opportunità in più per il Paese e gli imprenditori, all’insegna della sicurezza e della salute”, conclude Orlando.
Il protocollo prevede infatti tre opzioni. Si potranno organizzare le vaccinazioni direttamente sul luogo di lavoro da parte di datori di lavoro che, anche in forma aggregata, potranno chiedere il supporto delle associazioni di categoria. In alternativa si potrà ricorrere a strutture sanitarie private attraverso convenzioni o alle strutture territoriali dell’Inail.
Le imprese comunicheranno, sulla base delle adesioni volontarie, il piano all’Azienda Sanitaria di riferimento specificando il numero di vaccini richiesti. I costi per la realizzazione e la gestione dei piani aziendali, inclusi quelli per la somministrazione, sono interamente a carico del datore di lavoro, mentre la fornitura dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione (siringhe e aghi) e la messa a disposizione degli strumenti formativi previsti e degli strumenti per la registrazione delle vaccinazioni eseguite è a carico dei Servizi sanitari regionali.