Tra le sfide che la medicina di oggi si trova ad affrontare, un posto di rilievo è occupato dalla generazione esponenziale dei cosiddetti “big data”, di cui la scienza medica è uno dei più importanti protagonisti. Le attuali tecniche di diagnosi cliniche e di laboratorio generano infatti una quantità di dati che non possono più essere gestiti da un singolo professionista, ma necessitano di essere analizzati con le più innovative tecnologie informatiche e di intelligenza artificiale. Il “machine learning” è uno dei principali rami dell’intelligenza artificiale, ed è una tecnologia fondamentale per la gestione e la comprensione dell’enorme quantità di dati sanitari che vengono prodotti quotidianamente.
Una delle principali applicazioni pratiche del “machine learning” in medicina è infatti l’analisi di dati clinici, radiologici, istologici, dermatologici e di laboratorio estremamente accurata, e che permette di rendere la pratica clinica più efficiente, conveniente, personalizzata ed efficace. L’Intelligenza Artificiale ha un potenziale che potrà influenzare ogni passo relativo alla cura della salute, vale a dire ricerca e scoperta di nuovi trattamenti, diagnosi e selezione della terapia più accurata.
Il Direttore del Centro di Coordinamento Regionale per le Malattie Rare, prof. Maurizio Scarpa: “In questo momento è più che mai opportuno un ragionamento collettivo e condiviso in merito alle prospettive dell’Intelligenza Artificiale nel contesto della Regione Friuli Venezia Giulia, al fine di comprendere, partendo dalle eccellenze già operative sul territorio, quali siano le prospettive della ricerca e della clinica del futuro”.