Sono l’oggetto del desiderio del momento, un ‘must have’ che tutti sognano di possedere, ma di cui pochi dispongono. Stiamo parlando ovviamente delle mascherine, i presidi di sicurezza che possono concretamente rallentare la diffusione del Covid-19, ma che sono difficili da reperire sui mercati di tutto il mondo. Il governatore del Fvg, Massimiliano Fedriga, ha sottolineato che la nostra regione ha necessità di questi strumenti per i malati e il personale sanitario, perciò è stata fatta domanda di approvvigionamento. Non solo. “Stiamo anche valutando la possibilità di una produzione regionale di questi presidi – ha dichiarato Fedriga -. Ci sono già alcune aziende che hanno dato la loro disponibilità, quindi aspettiamo possibilità di deroga. Ci siamo mossi autonomamente anche per approvvigionamenti dall’estero, ma bisogna verificare l’effettiva possibilità”. Ma quali sono le mascherine davvero efficaci nella prevenzione del contagio e come utilizzarle nel modo corretto? Abbiamo riassunto le principali informazioni in uno schema stilato con l’aiuto di Federfarma Fvg.
CHIRURGICA – Limita la diffusione nell’ambiente di particelle potenzialmente infettanti. Non ha funzione filtrante in fase inspiratoria, perciò non protegge dall’inalazione di goccioline finissime emesse col respiro (aerosol) e che sono in grado di veicolare il virus. Deve essere indossata da individui infetti o potenzialmente infetti.
FFP1 – Filtra l’80% delle particelle ambientali con diametro da 0,6 micron in su (silice, cemento, metalli, zolfo). Non ha funzione filtrante in fase espiratoria. Non è raccomandata per la protezione da agenti patogeni che si trasmettono per via aerea.
FFP2 – Filtra il 95% delle particelle ambientali con diametro da 0,6 micron in su (quarzo, metalli, muffe e batteri). Non ha funzione filtrante in fase espiratoria. Deve essere indossata dagli operatori sanitari che assistono individui infetti o potenzialmente infetti.
FFP3 – Filtra il 98-99% delle particelle ambientali con diametro da 0,6 micron in su. Non ha funzione filtrante in fase espiratoria, ma è sempre dotata di valvola. Deve essere indossata dagli operatori sanitari che assistono individui infetti o potenzialmente tali, in particolare durante le manovre di intubazione e broncoscopia.
Guanti
L’ uso dei guanti, come quello delle mascherine, aiuta a prevenire le infezioni. Nel caso di assistenza ospedaliera o domiciliare a malati, i guanti sono indispensabili, mentre sono necessari in alcuni contesti lavorativi come per esempio personale addetto alla pulizia, alla ristorazione o al commercio di alimenti. Tutto ciò è vero solo a determinate condizioni. Se non usato nel modo corretto, il dispositivo di protezione può infatti trasformarsi in un veicolo di contagio. L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha fornito le indicazioni per un loro utilizzo senza errori che aiuti davvero a ridurre il contagio.
- I guanti non devono sostituire la corretta igiene delle mani che deve avvenire attraverso un lavaggio accurato e per almeno 30 secondi.
- Vanno cambiati ogni volta che si sporcano ed eliminati.
- Come le mani, non devono venire a contatto con bocca naso e occhi.
- Vanno eliminati al termine dell’uso, per esempio, al supermercato.
- Non devono essere riutilizzati.